L’evento, che con cadenza biennale si fregia ormai da circa trent’anni della partecipazione dei più illustri specialisti del settore, dal 13 al 15 luglio vedrà impegnata la delegazione regionale di Reumatologia nell’esposizione dei risultati di ben cinque progetti di ricerca portati a termine di recente. Una relazione sarà affidata al giovane Pietro Leccese (33 anni). Dati che confermano la collocazione del Dipartimento al vertice tra i centri dei Paesi Occidentali. “La ricerca clinica è fondamentale per garantire ai pazienti cure adeguate e innovative e ai nostri medici importanti spunti di crescita professionale - ha dichiarato il Direttore Generale del San Carlo, Giampiero Maruggi – che fanno della nostra Reumatologia una punta di eccellenza riconosciuta a livello nazionale ed internazionale,
come dimostrato dalle numerose partecipazioni ai più importanti congressi mondiali”. L’affezione in questione rientra nella categoria delle vasculiti e si caratterizza per lesioni a carico di cute, mucose, occhi, sistema nervoso e numerosi altri distretti corporei. La Reumatologia della Basilicata è ormai da molti anni uno dei punti di riferimento internazionali per la diagnosi e la cura di tale severa e poco conosciuta malattia, mantenendo un posto in prima linea anche nel campo della ricerca, con una casistica di circa 250 ammalati.
Risultati corredati dalle numerose pubblicazioni sul tema a firma dei reumatologi lucani apparse negli anni sulle più prestigiose riviste reumatologiche mondiali ma non solo; tra gli studi in questione, particolare interesse ha suscitato quello in cui si rileva la più alta frequenza nella nostra regione di malattia di Behcet mai riscontrata in Europa. Al Congresso inoltre, Olivieri sarà il Chairman di una delle principali sessioni plenarie, un ruolo che il medico lucano aveva già ricoperto nel precedente appuntamento con la psoriasi all’interno dell’evento di Stoccolma.
Da sinistra: Francesco Scuderi, Shigeaki Ohno, Ignazio Olivieri
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