“Nonostante l’impegno dell’Ente Parco – conclude Legambiente - che anche quest’anno, come negli anni passati e con ottimi risultati, aveva già attivato il suo sistema antincendio boschivo basato fondamentalmente sul coinvolgimento delle associazioni di volontariato di protezione civile, poco possono i volontari e l’Ente di fronte ad un attacco criminale su più fronti, soprattutto se a queste si aggiunge il ritardo con cui il fenomeno è stato affrontato dal sistema della protezione civile calabrese. Ora è necessario, vista la chiara origine dolosa e criminale degli incendi di questi giorni che si individuino rapidamente i responsabili di questi roghi per assicurarli alla giustizia, così come avvenuto nelle settimane passate per gli incendi che hanno interessato l’arco ionico lucano”.
Legambiente Basilicata
Legambiente Calabria
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