Noi del Csail-Comitato Indignati Lucani lo sosteniamo da anni: il petrolio in aggiunta alle risorse idriche ci consente di realizzare un modello innovativo di federalismo che possa rappresentare un’autentica autogestione di servizi e strutture senza chiedere nulla allo Stato, a condizione che fiscalità e royalties non restino agli attuali livelli percentuali da vergognosa e intollerabile elemosina.
Del resto già accade che le royalties del petrolio salvano il bilancio regionale soprattutto nella sanità che altrimenti dovrebbe registrare, come accade in Puglia, Campania, Calabria, il commissariamento del Governo. Con le royalties si pagano dunque i deficit delle Aziende Ospedaliere e degli ospedali, l’attività dell’Università, si erogano il Reddito di Cittadinanza Solidale e il salario agli operai forestali.
Tanto vale essere fino in fondo “Regione a Statuto Speciale” e quindi decidere autonomamente quali servizi sono necessari e quali da tagliare, perché ovviamente questa proposta non esclude che anche in Basilicata la Regione non produca enormi sprechi di consistenti risorse finanziarie. E’ il caso di troppi “enti-carrozzoni” che mungono solo soldi della Regione realizzando poltrone per politici, mariti di giudici oppure l’intricata rete di consulenze ed incarichi affidati solo ad amici della potente casta politica lucana.
Il Csail-Massaro che ha raccolto circa 30mila firme a sostegno dell’istituzione di Zona Franca Val d’Agri negli anni passati è pronto a fare altrettanto per la Regione a Statuto Speciale anche perché siamo convinti che non solo tra il “Popolo del petrolio” ma tra tutti i lucani, finalmente, è cresciuta la consapevolezza che questa classe dirigente con il Governatore-sceicco De Filippo non è in grado di garantire i diritti primari dei cittadini, ed è fallimentare nonostante la ricchezza petrolio. Non ci fidiamo infatti di chi propone un nuovo patto con il Governo rinunciando alle possibilità molto più efficace della Regione a Statuto Speciale e tanto meno di consegnare la già martoriata Basilicata a Bersani.
Filippo Massaro Csail
Comitato Indignati Lucani
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