“In
relazione ai criteri di applicazione dell’Imu (imposta municipale
unica) l’Amministrazione comunale porrà in essere tutte le azioni
possibili, a parità di entrate tributarie rispetto al vecchio
sistema dell’Ici (Imposta comunale sugli immobili), per
salvaguardare le fasce sociale più deboli”. Lo ha detto
l’assessore comunale alla Programmazione economica, Rocco Rivelli,
nel corso di un incontro, svoltosi ieri in municipio, con gli
organismi associativi della “Rete” per l’inclusione sociale e
la solidarietà (Diritti di cittadinanza, Sunia, Federconsumatori,
Assocasa, Apu, Appc e Sfida).
“Non
vogliamo recuperare un solo centesimo in più rispetto al vecchio
sistema, ma sappiamo tutti molto bene che ridurre le entrate
tributarie significa ridurre i servizi primari al cittadino. Quindi,
a parità di entrate cercheremo di applicare l’Imu salvaguardando
le fasce sociali più deboli e mettendo in campo una serie di
iniziative volte a rendere più equo il prelievo”.
A
tal proposito Rivelli ha reso noto che Matera, sul tema della
riscossione tributaria, è diventata un modello in Italia essendo
stata una delle prime città a internalizzare il servizio che, in
precedenza, era affidato a Equitalia. “E’ un risultato che ci
viene riconosciuto da più parti. E non a caso, il presidente
dell’Anci Basilicata, Vito Santarsiero, ha chiesto al Comune di
Matera e a rappresentanti di altri comuni, di lavorare in modo
specifico su una ipotesi di orientamento circa l’applicazione
dell’Imu al fine di comprendere meglio l’impatto sulle famiglie,
sulle attività produttive e sulle attività agricole”.
Nel
corso dell’incontro la “Rete” ha proposto l’adozione di
alcune misure rivolte a: scoraggiare la tendenza a tenere sfitte le
abitazioni; incoraggiare l’accesso ai canoni legali concordati per
la locazione di unità immobiliari; verificare la possibilità di
applicare anche per i canoni degli alloggi popolari dell’Ater ai
fini dell’Imu quanto previsto per l’Ici laddove si prevede la
possibilità per i comuni di derogare al limite minimo dell’aliquota
dello 0,4 percento.
Proprio
per rendere il prelievo dei tributi più equo l’assessore Rivelli
ha segnalato che nelle prossime settimane l’Amministrazione
comunale firmerà un protocollo d’intesa con l’Agenzia del
Territorio per l’aggiornamento degli estimi catastali. “Sappiamo
infatti – ha detto Rivelli – che molte abitazioni, soprattutto
nel centro storico, hanno un valore catastale fermo a tantissimi anni
fa. Anche in questo settore vogliamo mettere ordine. E che l’equità
tributaria sia una delle nostre priorità è anche testimoniato dalla
giornata di studio che abbiamo organizzato per giovedì, 16 febbraio,
alle ore 9, nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi. In questa
circostanza non solo ci occuperemo di Imu, ma presenteremo anche una
nuova piattaforma che ci consentirà di incrociare la banca dati
dell’anagrafe del contribuente con l’anagrafe dell’Agenzia del
Territorio rafforzando la lotta all’evasione fiscale”.
La
“Rete” ha quindi presentato un possibile criterio di applicazione
lungo 6 punti: la massima riduzione possibile rispetto all’aliquota
minima dello 0,4% per l’abitazione principale in proprietà (al
netto della quota esente), portandola a non più dello 0,2%; la
massima riduzione possibile rispetto all’aliquota minima dello 0,4%
anche sulle abitazioni locate a canone sociale dell’Ater: potrebbe
essere applicata quella dello 0,2%; l’aliquota minima dello 0,4%
per le locazioni a canone concordato; l’aliquota massima per il
canone libero, anche tenendo conto della possibilità di incrementare
dello 0,30% l’aliquota di base 0,76%, ai sensi dell’articolo 52
del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446; l’aliquota
massima possibile per le case sfitte, nonché per aree edificabili
per costruzioni diverse da quelle per l’edilizia sociale e per le
attività produttive; l’aliquota massima possibile anche per i
comodati di locazione in favore di soggetti diversi dai componenti il
nucleo familiare di origine”.
“Sono
proposte che ci interessano molto. Ma per impostare la nostra azione
in modo più efficace – ha concluso Rivelli – dobbiamo aspettare
martedì prossimo, quando al Consiglio dei Ministri è previsto un
incontro per chiarire alcuni importanti criteri di applicazione
dell’Imu”.