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venerdì 12 agosto 2011

Caramuscio (Lista dei Cittadini-Pisticci) sulla COSAP.





A volte non si comprende davvero come si possa invocare equità e nello stesso tempo indirizzare la propria azione politica a beneficio di una ristretta fascia di cittadini. 
Ci riferiamo all’intervento dell’ex vice sindaco sulla determinazione del Commissario prefettizio nr. 36 del 1° marzo 2011, riguardante la C.O.S.A.P. che aumenta, ai commercianti, del 400% l’occupazione di area pubblica per l’installazione di dehors nel 2011.
Premettiamo che vorremmo davvero non intervenire su questioni che riguardano il Consiglio Comunale ma di fronte alla possibilità che si possano perpetrare nuove ingiustizie nei confronti dei cittadini, noi della Lista dei Cittadini non riusciamo proprio a tacere.
Così come non abbiamo taciuto sul balzello di 64,66€ che l’Acquedotto Lucano imponeva per l’istruttoria nel passaggio della gestione della rete idrica e che, grazie alla nostra denuncia, è stato costretto a togliere.
Lazzazzera chiede la revoca del provvedimento dimenticandosi che proprio lui, attraverso la delibera di Giunta n° 118 del 17/07/2007, il 25 Ottobre 2007 fece ratificare al Consiglio Comunale le norme transitorie per la tutela del decoro e dell’igiene ambientale delegittimando per l’ennesima volta l’Assise e relegandola a un ruolo marginale.
Oggi, dai banchi della minoranza, si invita l’Amministrazione a revocare il provvedimento del Commissario Prefettizio adducendo anomalie nel processo di attuazione dimenticando che il Commissario accentra in sé i poteri del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale.  
Il Regolamento approvato dalla Maggioranza dell’epoca, all’art. 28 stabiliva il nuovo canone per l’occupazione del suolo pubblico da parte di attività commerciali riducendolo da 0,80€ a 0,10€ al metro quadrato per i primi trenta giorni per poi attestarsi a 0,15€ con una riduzione che variava dall’800% al 530%.
All’art. 36 al comma 2 si precisava inoltre che agli enti pubblici o privati, agli istituti di istruzione ed ai sodalizi associativi tra cittadini e tra attività economiche, l’occupazione di area pubblica è concessa a titolo gratuito.
Mentre per i singoli cittadini? Sempre all’art. 36 al comma 1, si proponeva che: “l’occupazione di suolo pubblico per l’installazione di manufatti ornamentali è soggetta al pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico nella misura di € 0,40 al metro quadrato al giorno”. 
Quindi, con la sua proposta, Lazzazzera ed il suo esecutivo attuarono una grande ingiustizia facendo pagare al singolo cittadino il 300% in più di un commerciante che utilizza lo spazio per la propria attività. 
Con la replica al nostro intervento, la Maggioranza dichiarò che c’era proprio la volontà di penalizzare il cittadino rispetto ai commercianti in quanto, a loro dire, il privato occupa lo spazio con fioriere solo per garantirsi il parcheggio per la propria auto e non certo per contribuire al decoro urbano.
Nella discussione che si tenne in Consiglio Comunale, come Lista dei Cittadini proponemmo di eliminare il canone a tutti, ai cittadini, ai commercianti, agli enti, vigilando sugli spazi occupati e facendo così rispettare le richieste e le concessioni. Ma la Maggioranza boccio questa nostra proposta! 
Ribadiamo il nostro invito in tal senso all’Amministrazione, oppure in alternativa, si faccia in modo che la tassa non gravi sui cittadini di più di quanto non lo faccia sui commercianti. Con quest’ultima proposta si evita di trovare come sostituire le stesse entrate in bilancio per quest’anno, proponendosi magari nel prossimo anno, di rivedere quel regolamento approvato dalla vecchia Maggioranza in fretta e furia che è sembrato agli occhi di molti l’esempio più lampante di come si possa attuare la politica dell’ingiustizia.
Inoltre riteniamo molto più interessante ed urgente promuovere un dibattito sul futuro degli immobili di piazza Elettra.
Su questo punto ci aspettiamo un intervento forte sia della maggioranza che dell’opposizione che dovrebbero, a nostro avviso, imporre l’adeguamento e il pagamento del fitto senza pensare a svendere i così detti “gioielli di famiglia”. Anche questo sarebbe un atto di giustizia nei confronti di tutti ed in particolare nei confronti di quei commercianti che hanno in affitto immobili nelle zone limitrofe alla Piazza e che pagano certamente molto di più dell’attuale canone che il Comune fa pagare per l’affitto dei locali di Piazza Elettra. Speriamo infine che l’attuale Amministrazione non si faccia tentare dall’esigenza di fare cassa e ponga in essere invece una politica economica attenta che possa basarsi sul contenimento della spesa pubblica attraverso il taglio netto degli sprechi, sulle maggiori entrate rivenienti da un attento studio del patrimonio comunale dato in affitto, sulla valorizzazione e l’utilizzo del territorio e, magari, sulla capacità progettuale.

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