Domenica 22 aprile, alle ore 17.00, sarà riaperta al culto la chiesa di Santa Chiara, a Tricarico, chiusa per restauri dopo essere stata danneggiata dal terremoto del 1980. Presiederà la concelebrazione eucaristica, con il rito di benedizione, il Vescovo della Diocesi di Tricarico, monsignor Vincenzo Carmine Orofino. L’evento è inserito nella “XIV Settimana della Cultura”, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali.

La chiesa riveste una notevole importanza storica perché, nata come cappella del castello normanno, intitolata ai Santissimi Pietro e Paolo, nel 1333 divenne chiesa del monastero delle Clarisse, fondato da Sveva de Bethsan, contessa di Tricarico e moglie di Tommaso Sanseverino, conte di Marsico e dal re di Napoli Roberto D’Angiò. Dal 1931 è chiesa del convento delle “Discepole di Gesù Eucaristico”, l’ordine monastico fondato dal
Servo di Dio e Vescovo di Tricarico monsignor Raffaello delle Nocche. Ad ala unica, di originario stile gotico, subì modifiche per adattarla alle esigenze della clausura, come testimonia la santa visita di Giovanni Battista Santonio (1588). L’annessa Cappella del Crocifisso, così chiamata per il prezioso crocifisso del 1689 voluto dalla badessa Giulia Revertera, presenta splendidi affreschi di Pietro Antonio Ferro commissionati, nel 1611, dalla badessa Eleonora Damiano, sotto l’episcopato di Settimio De Robertis. L’aspetto attuale della chiesa è il risultato dei restauri voluti, nel 1852, dalla badessa Luisa Ippolito.
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