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giovedì 26 aprile 2012

Cons.Reg. Braia su TU apprendistato.


Essere stata tra le prime regioni italiane ad approvare il protocollo che rende attuabile il provvedimento del Testo Unico sull’apprendistato, introducendolo di fatto in Basilicata, per la qualifica e per il diploma professionale insieme a quello professionalizzante o contratto di mestiere e per l’alta formazione e la ricerca, rappresenta un nuovo punto di orgoglio di cui possiamo andare fieri. 

Ridurre la forbice tra mondo del lavoro e della formazione è un dovere fondamentale per una regione come la nostra che ha numeri, per quel che concerne l’occupazione, tornati ad essere realmente preoccupanti. 
Consentire un più rapido e semplice ingresso nel mondo del lavoro, senza rinunciare ad un percorso formativo da effettuare in azienda che favorisce un più veloce e funzionale trasferimento di know how, è un obbiettivo che questa maggioranza si è posto sin dalla sua genesi, puntando tutto sull’introduzione di quelle politiche attive del lavoro che sono il vero punto di svolta in grado di facilitare il reimpiego per precari e cassa integrati ed un più semplificato ingresso per i giovani in cerca di prima occupazione siano essi più o meno qualificati. 
Mettere l’impresa al centro delle politiche del lavoro, dandole la centralità che merita anche sotto l’aspetto formativo, ricostituirà, sono certo, un circolo virtuoso che impegnerà da una parte gli imprenditori e dall’altra responsabilizzerà e motiverà fortemente il lavoratore, che formandosi direttamente nel contesto aziendale, avrà la possibilità di essere realmente avviato al processo produttivo e giudicato per l’impegno e la sua capacità di sostenere la produzione senza intermediazione alcuna. 
Lo strumento dell’apprendistato darà inoltre anche una grande possibilità ai piccoli artigiani di favorire quei giovani volenterosi che vorranno imparare un mestiere introducendoli rapidamente nel contesto lavorativo, svolgendo cosi anche una funzione oltre che economica soprattutto di tipo sociale; salvare infatti dall’estinzione i vecchi mestieri come l’idraulico o il fabbro, il falegname, l’arrotino, il calzolaio, il sarto o il ceramista è utile oltre che a incrementare l’occupazione anche a salvare la nostra storia e le nostre tradizioni. 
Siamo certi che l’Assessore VITI, cui va il nostro plauso, metterà in campo ogni azione utile per garantire che il protocollo sull’apprendistato, inserito nel documento Obiettivo Basilicata 2012 e frutto dell’intesa tra sindacati ed associazioni di categoria, possa essere il primo provvedimento monitorato costantemente nei suoi effetti al fine di correggerne, eventualmente anche in corsa, le modalità di applicazione per garantirne il miglior successo possibile. 
Svoltare con intelligenza superando l’immobilismo è quanto di meglio possiamo fare per sostenere l’impresa lucana e provare con essa ad uscire da un crisi che va affrontata con rigore ma senza rassegnazione alcuna.

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