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mercoledì 25 aprile 2012

TERRE JONICHE: Riprendiamo la mobilitazione nelle terre dell'alluvione


Riprendiamo la mobilitazione nelle terre dell'alluvione Non ci possono volere 14 mesi per avere risposte. 
Quello che abbiamo conquistato con la lotta deve diventare realtà. Giovedì 26 Aprile 2012: primo giorno della nuova mobilitazione. 

Ore 11,30 - Aula magna del Liceo scientifico di Laterza - incontro con la stampa pugliese

Ore 19 - Piazza di Metaponto Borgo Sala della Delegazione Comunale - assemblea del Comitato
L'assemblea del Comitato che si è tenuta ieri sera a Marina di Ginosa ha deciso: riprendiamo la mobilitazione. Ad oggi nemmeno un centesimo è stato speso sul territorio per la messa in sicurezza e, soprattutto, non c'è una risposta credibile al dramma delle aziende e delle famiglie colpite vegli interessi economici e nel lavoro e sempre più al tracollo finanziario. Non ci accontentiamo più di promesse, perché non si accontentano più i creditori, le banche ed Equitalia e, soprattutto, non abbiamo alcuna possibilità di riprendere la gestione delle attività ordinarie di lavoro per mancanza di risorse perse con l'alluvione. Avevamo chiesto che entro il 30 aprile si chiudesse la prima fase prevista dall'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri per la Puglia e la Basilicata e, dunque, che si fossero spese le somme previste per la messa in sicurezza del territorio e che si fosse prodotta una certificazione dei danni subiti in modo da poter aprire la seconda fase, ovvero quella delle richieste dei risarcimenti. Avevamo anche posto ai due commissari (Vendola e De Filippo) la necessità di stanziare ulteriori risorse, nelle more che si completi l'iter, in modo da venire incontro alle famiglie alluvionate più esposte ai fenomeni dell'usura ed al tracollo finanziario. Il 30 di Aprile sta arrivando, a quella data saranno passati 14 mesi dall'alluvione di marzo, 5 mesi in Basilicata e 4 in Puglia dalla nomina del Commissario straordinario e le famiglie sono allo stremo mentre gli argini sono ancora come erano i giorni delle alluvioni. Siamo sorpresi del fatto che dopo la nomina dei Commissari straordinari, non ci sia stato uno scatto di iniziativa per risolvere i problemi aperti. La loro nomina, conquistata con la mobilitazione ed il sacrificio di tanti, ha suscitato speranze ed attese positive che, per una volta, potessero essere date risposte a diritti legittimi in un territorio ferito. Così non è ancora e non certo per nostra responsabilità; noi abbiamo continuato a seguire le questioni, a proporre soluzioni ad offrire sostegno alle istituzioni impegnate nell'applicazione dell'Ordinanza. Tocca ai due commissari (Vendola e De Filippo) ed alle loro strutture dare risposte. Quelle risposte che ancora non ci sono. Noi ritorniamo in mobilitazione e non ci fermeremo, ancora una volta, fino a quando non vedremo diventare realtà le promesse.  Invitiamo la stampa a seguire le iniziative dei prossimi giorni a partire dai primi due appuntamenti per il primo giorno (26 aprile 2012): conferenza stampa alle 11,30 nella sala del Lice Scientifico di Laterza (al termine dell'incontro con gli studenti dal titolo "Maipiù disastri ambientali e bombe d'acqua) e assemblea/evento alle 19 nella delegazione comunale di Metaponto (Piazza del Borgo) con l'avvio concreto della mobilitazione. Riprendiamo la mobilitazione nelle terre dell'alluvione Non ci possono volere 14 mesi per avere risposte. Quello che abbiamo conquistato con la lotta deve diventare realtà Giovedì 26 Aprile 2012: primo giorno della nuova mobilitazione


Ore 11,30 - Aula magna del Liceo scientifico di Laterza - incontro con la stampa pugliese.
Ore 19 - Piazza di Metaponto Borgo Sala della Delegazione Comunale - assemblea del Comitato
L'assemblea del Comitato che si è tenuta ieri sera a Marina di Ginosa ha deciso: riprendiamo la mobilitazione. Ad oggi nemmeno un centesimo è stato speso sul territorio per la messa in sicurezza e, soprattutto, non c'è una risposta credibile al dramma delle aziende e delle famiglie colpite vegli interessi economici e nel lavoro e sempre più al tracollo finanziario. Non ci accontentiamo più di promesse, perché non si accontentano più i creditori, le banche ed Equitalia e, soprattutto, non abbiamo alcuna possibilità di riprendere la gestione delle attività ordinarie di lavoro per mancanza di risorse perse con l'alluvione. Avevamo chiesto che entro il 30 aprile si chiudesse la prima fase prevista dall'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri per la Puglia e la Basilicata e, dunque, che si fossero spese le somme previste per la messa in sicurezza del territorio e che si fosse prodotta una certificazione dei danni subiti in modo da poter aprire la seconda fase, ovvero quella delle richieste dei risarcimenti. Avevamo anche posto ai due commissari (Vendola e De Filippo) la necessità di stanziare ulteriori risorse, nelle more che si completi l'iter, in modo da venire incontro alle famiglie alluvionate più esposte ai fenomeni dell'usura ed al tracollo finanziario. Il 30 di Aprile sta arrivando, a quella data saranno passati 14 mesi dall'alluvione di marzo, 5 mesi in Basilicata e 4 in Puglia dalla nomina del Commissario straordinario e le famiglie sono allo stremo mentre gli argini sono ancora come erano i giorni delle alluvioni. Siamo sorpresi del fatto che dopo la nomina dei Commissari straordinari, non ci sia stato uno scatto di iniziativa per risolvere i problemi aperti. La
loro nomina, conquistata con la mobilitazione ed il sacrificio di tanti, ha suscitato speranze ed attese positive che, per una volta, potessero essere date risposte a diritti legittimi in un territorio ferito. Così non è ancora e non certo per nostra responsabilità; noi abbiamo continuato a seguire le questioni, a proporre soluzioni ad offrire sostegno alle istituzioni impegnate nell'applicazione dell'Ordinanza. Tocca ai due commissari (Vendola e De Filippo) ed alle loro strutture dare risposte. Quelle risposte che ancora non ci sono. Noi ritorniamo in mobilitazione e non ci fermeremo, ancora una volta, fino a quando non vedremo diventare realtà le promesse. 

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