Continua il ciclo di incontri del coordinamento “Quelli del 17: Un’altra città possibile”, nei quartieri di Potenza. Sabato 28 febbraio, l’appuntamento è con i cittadini del rione Cocuzzo, conosciuto ai più come “Serpentone”. A partire dalle ore 18.00 nella parrocchia “Maria Ss. Immacolata”, una delegazione del movimento che si è presentato ai potentini lo scorso 17 novembre, e che mira a costruire “dal basso” una Potenza migliore, incontrerà i residenti del quartiere per discutere dei temi per loro più sensibili. Tra le altre cose, si parlerà di:
- aree verdi e il “parco” di via Tirreno;
- riqualificazione urbana alla deriva della “Nave”;
- viabilità, parcheggi e le necessarie condizioni di sicurezza;
- la presenza del vigile di quartiere;
- le problematiche sociali della zona.
L’intento del coordinamento, così come è stato per gli altri incontri, è quello di coinvolgere i residenti di rione Cocuzzo in un confronto che miri ad individuare i punti deboli del rione e, al contempo, proporre possibili soluzioni, idee e suggerimenti per migliorarne la vivibilità. La voglia di partecipazione che auspica il coordinamento, non è soltanto un modo per dimostrare vicinanza ai cittadini e attenzione nei confronti delle loro esigenze quanto soprattutto una scelta pratica e funzionale: nessuno meglio dei residenti, infatti, conosce la propria zona e proprio per questo, vivendola quotidianamente, può individuare i punti deboli del quartiere che gli amministratori abituati a governare “dall’alto” spesso ignorano o minimizzano.
“Il nostro impegno nella società civile – si legge nel programma del coordinamento - ha messo in luce un disagio crescente che i cittadini di Potenza sentono quotidianamente: nel vivere in quartieri disumani e degradati, privi di luoghi di incontro e di confronto; nel percorrere strade impraticabili perché congestionate, inquinate, inaccessibili ai pedoni; nel sentirsi considerati solo consumatori-elettori; nell’essere soggiogati da un’impotente rassegnazione che priva gli individui di quel senso di identità, cittadinanza, responsabilità, il quale è alla base di una comunità civile e democratica”.
“Riconsegnare la città ai cittadini”, potrebbe essere lo slogan che sintetizza il fine di questo movimento. Una speranza che si può concretizzare solo attraverso la partecipazione attiva dei cittadini. E questa volta l’invito è rivolto ai residenti di rione Cocuzzo.
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