Un’altra Lucania è possibile, un’altra Lucania è necessaria”
Il WWF invece chiede per l’area della Val d’Agri un grande progetto di salvaguardia ambientale che muova dalla rapida attivazione dell’Ente Parco, in grado di mettere a sistema tutte le valenze naturalistiche, storiche, archeologiche, le vocazioni agricole e artigianali dell’area, puntando anche, ma non solo, sull’innovazione nel settore energetico. Il Parco, in quest’ottica dovrà essere l’ente naturalmente ed istituzionalmente preposto, con la propria attività di pianificazione e mantenendo una visione d’insieme, ad avviare un Piano di Azione organico che individui gli interventi prioritari in relazione ai valori di biodiversità e paesaggio.
Quanto poi alle scelte energetiche il WWF torna a richiedere alla Regione di aprire il confronto su tutto il Piano energetico regionale, che inspiegabilmente ancora non viene reso pubblico, perché è quella la sede preliminare ove individuare le scelte ed i relativi interventi da effettuare su tutto il territorio, scelte oggi più che mai cruciali, che auspichiamo vadano decisamente in direzione dell’abbandono delle nuove attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi, anche in relazione all’adempimento degli obblighi derivanti dall’applicazione del protocollo di Kyoto, dal rifiuto netto di ogni scelta nucleare che il governo sembra seriamente voler portare avanti, ed abbracci, in modo consapevole e ragionato, le energie rinnovabili.
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