3 luglio 2014 10:44
di Daniele Ferro
IL VERBALE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Bubbico non rispose a Piccenna, né gli chiese una rettifica. Querelò lui e Grilli, così come prima aveva querelato Giovanardi. La querela a quest’ultimo fu presto archiviata, perché Giovanardi presentò il verbale del Consiglio dei ministri come prova delle sue dichiarazioni. “Nel mio caso invece la procura ha rifiutato di acquisire quel verbale”, spiega a Ossigeno Piccenna, che sostanzialmente è stato condannato perché “traditore” e “patto scellerato” sarebbero termini “gravemente infamanti per il decoro di un uomo”, come si legge nella sentenza. Il procedimento non ha chiarito se Bubbico davvero sapesse del progetto sul deposito di scorie prima che il governo ne desse comunicazione ufficiale. Dal verbale del Consiglio dei ministri presentato da Giovanardi, datato 13 novembre 2003 , risulta che Altero Matteoli (all’epoca ministro all’Ambiente) dichiarò: “Il presidente della Regione (Bubbico) ha detto: «Non sono entusiasta, non dirò mai accogliamo il sito, ma non farò neppure le barricate, subirò la scelta di governo senza fare troppe storie»”.
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