(ACR) - Il Consiglio regionale ha approvato, ieri, a maggioranza (11 voti favorevoli di Pd, Ri, Pp, Psi e Cd; 6 voti contrari di Pdl-Fi, Lb-Fdi, M5s, Udc; un’astensione, quella di Sel), il Rendiconto generale della Regione Basilicata riferito all’esercizio finanziario 2013. Nel dibattito sul provvedimento sono intervenuti il presidente della seconda Commissione Rosa (Lb-Fdi) e i consiglieri Leggieri (M5s), Mollica (Udc), Galante (Ri), Pietrantuono (Psi), Napoli (Pdl-Fi), Romaniello (Sel) e Cifarelli(Pd). Subito dopo la replica del presidente Pittella. Dopo la votazione sul Rendiconto il presidente Pittella, ai sensi dell’art.52 del Regolamento, ha chiesto la parola per riferire sulla questione della Siderpotenza dopo il sequestro della magistratura. Al termine della comunicazione del presidente Pittella, i consiglieri Rosa e Napoli hanno chiesto che si svolgesse immediatamente il dibattito, mentre il consigliere Cifarelli si è espresso perché questo tema venga affrontato nella prossima seduta. Dello stesso avviso il presidente Pittella, che, vista la complessità dell’argomento, ha chiesto che la discussione fosse aggiornata. Romaniello ha chiesto che la relazione di Pittella venga integrata con la documentazione che l’azienda ha prodotto dopo il rilascio dell’Aia. Giuzio ha invitato a respingere le strumentalizzazioni. Il presidente Lacorazza ha richiamato il secondo comma dell’art. 52 del Regolamento, in base al quale, “qualora vi sia richiesta di discussione su tali comunicazioni, si provvede alla relativa iscrizione all’ordine del giorno della seduta successiva, salvo diverso avviso dell’Assemblea”. La proposta di Rosa (discussione immediata) è stata respinta con 11 voti contrari di Pd, Cd, Pp, Ri e Sel e 6 favorevoli di M5s, Lb-Fdi e Pdl-Fi.
Su questo argomento è stato presentato in Aula (dai consiglieri Rosa, Pace, Napoli, Mollica, Leggieri e Perrino) anche un ordine del giorno che impegna la Giunta regionale “ad avviare ogni utile azione legislativa, amministrativa e di controllo tesa a rimuovere le cause della prescrizione determinatasi in ragione della decisione dell’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza nei confronti dello stabilimento della Siderpotenza; ad istituire un fondo di garanzia istituzionale e di interesse pubblico di un milione di euro finalizzato all’assistenza, al controllo, all’azione di recupero ambientale del sito, degli spazi contermini e dell’intera area industriale di Potenza; ad utilizzare parte del fondo per eventuale anticipazioni in favore dei lavoratori che pagano il prezzo sociale e occupazione più grave”.
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