La buona Politica si riprende il ruolo guida del processo riformatore del Paese, grazie ad un Renzi che dopo aver risollevato uno stanco Partito Democratico, fa ripartire l’Italia ricollocandola in Europa, al momento solo nei risultati elettorali, ai vertici delle nazioni leader tra quelle che più la sostengono senza alcun indugio. Gli euroscettici infatti avanzano in Gran Bretagna, in Germania, in Francia ed in Olanda. Le prime stime parlano chiaro: i gruppi anti-Ue - più i nuovi entrati che appartengono in gran parte a movimenti contrari all'integrazione - otterrebbero tra i 130 e i 150 seggi, contro i 64 del 2009. Anche i grillini, pur con un risultato deludente, ottengono 17 seggi ed entrano a Strasburgo. E’ quindi alla ritrovata credibilità e recuperato slancio dell’Italia di Renzi ed alla sagacia della Germania targata Merkel che il popolo europeo sta affidando il suo futuro che per tornare ad essere possibile e stabile, dovrà velocemente e necessariamente “Cambiare Verso” guardando un pò meno al rigore e molto di più allo sviluppo, all’occupazione, alla politica estera ed alle emergenze sociali piuttosto che solo alle tematiche economiche e bancarie, rimanendo tutti insieme uniti nella difesa dell’Europa. Del resto l’effetto dell’azione riformatrice, pragmatica, tempestiva e di riequilibrio sociale, iniziata dal Governo Renzi ha permesso al PD in Italia di staccare l’antipolitica del M5S di Grillo di venti punti percentuali, di diventare il primo partito del PSE ed il primo gruppo parlamentare del Parlamento Europeo in poco più di 2 mesi, segnando chiaramente qual’è la strada da seguire. Un risultato straordinario che testimonia che la direzione presa oggi dal PD e dall’Italia è quella giusta e che il popolo italiano sa ben riconoscere a chi affidare il proprio destino, consapevole che per uscire da questo difficile momento di difficolta si necessita di continuare ad utilizzare il massimo della determinazione, del coraggio nel fare le riforme ed un approccio completamento diverso della politica alla gestione della cosa pubblica, utile a far recuperare competitività al sistema Italia rimettendo in equilibrio una società sempre più divaricata ed in difficoltà. Anche in Basilicata, sull’onda della “Rivoluzione Democratica di Marcello Pittella” sostenuta e trascinata soprattutto dal PD del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha registrato un risultato straordinario che va oltre il 42%, un esito che per radicarsi sul territorio, deve trovare riscontro immediato in una riorganizzazione radicale del Partito Democratico nella nostra regione oramai divenuta irrinunciabile ed in un’azione legislativa regionale che dia in tempi definiti evidenti segni di rilancio nelle politiche di sviluppo ed occupazionali ad iniziare da una poderosa azione di sburocratizzazione e semplificazione del quadro della governance in tutti i settori a partire dall’agricoltura e dall’ambiente.
Luca BRAIA
Componente Assemblea Regionale e Nazionale PD
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