C.
V. D. P.
Commissione
di
Vigilanza
Per
la Democrazia Partecipativa
(movimento astensionista politico
italiano)
Dai dati definitivi relativi allo spoglio delle elezioni Europee, il dato inconfutabile finora emerso è stata la grandissima percentuale di elettori italiani ed europei che si sono astenuti dal partecipare alla chiamata alle urne. Gli italiani hanno risposto ieri con un'astensione definitiva pari a circa il 46% complessivo (tra mancata affluenza, schede bianche, nulle, rifiuti motivati ai seggi, schede non attribuibili), mentre l’astensione europea è stata ben più massiccia, sfiorando addirittura il 60% dell’intero corpo elettorale. Evidentemente un'ulteriore presa di distanza da parte dei cittadini dell’unione verso le politiche antipopolari e antidemocratiche di un'Europa troppo dedita a garantire gli interessi di lobbies e potentati, e troppo distante sia sul fronte della democrazia reale che delle giuste aspettative e rivendicazioni dei cittadini. L'impegno del Movimento Astensionista Politico Italiano, a questo punto, non può che essere indirizzato verso un nuovo strumento aggregativo politico degli elettori astenuti d'Europa, che pur non collocandosi tra le classiche rappresentanze partitiche possa però farsi interprete diretto degli ideali e delle aspirazioni della massima aggregazione politica di elettori in assoluto, vale a dire quella posta all'interno della sfera astensionistica, espressione di un diritto democratico acquisito ma non ancora pienamente recepito politicamente dagli establishment burocratici europei. Si sappia che chi si astiene non delega nessuno!
E che l'astensionismo di questi anni è espressione sovrana di un vero e proprio controbilanciamento democratico, che gli elettori d'Europa contrappongono con sempre maggior determinazione alla cecità ed ottusità di quei partiti che, evidentemente, ritengono estremamente lesivo per i propri interessi considerare la valenza dell'elettorato in tutta la sua ampiezza ed interezza. Le compagini astensioniste del popolo europeo sono state tenute finora forzatamente "fuori" da ogni potere, ma anche rigorosamente emarginate da ogni contesto dialogativo istituzionale, a conferma di una anacronistica arroganza e tendenza accentrativa da parte di tutti coloro che si sentono gli esclusivi "detentori" non solo delle chiavi del potere, ma anche del diritto di parola e di pensiero che, non bisogna dimenticarlo, è strettamente collegato allo stesso diritto dell'esistenza dei popoli.
300 milioni di elettori europei, tanti sono all'incirca i cittadini che si sono astenuti per dare un segnale concreto alle dissennate politiche compiute finora da questa sottospecie di unione, non possono essere relegati a cittadini di serie "B" da una cerchia ristretta di partiti e personaggi affaristi e antidemocratici, che finora hanno operato al solo fine di garantirsi ogni sorta di benefit, sottoponendo, nel contempo, le grandi masse popolari europee a una illegittima e spietata opera di generalizzata sottomissione.
Per la CVDP -Commissione di
Vigilanza
per la Democrazia
Partecipativa
(movimento astensionista politico
italiano)
Antonio Forcillo, portavoce
nazionale
cell. 338-5867165
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