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lunedì 26 maggio 2014

CARCERI AL COLLASSO. BASILICATA GRIGIORE SUL PENITENZIARIO DI MELFI E LE PREOCCUPAZIONI DEL SINDACATO COSP

BASILICATA PENITENZIARIA, CARCERE MELFI SEDE PROPOSTA A ROMA PER UN CONSISTENTE AMPLIAMENTO DI DETENUTI GIA’ IN SOVRAFFOLLAMENTO. INTANTO GIA’ MANCANO AGENTI E GRADUATI OLTRE A RISORSE ECONOMICHE COME IL BUDGET LAVORO STRAORDINARIO. 

COSP – Coordinamento Sindacale Penitenziario - Eravamo come Sindacato già preoccupati per la situazione vivibile, anzi, invivibile che le strutture penitenziarie Lucane offrono da anni all’utenza detentiva in sovraffollamento e, a volte, in condizioni strutturali da terzo mondo quali ad esempio la sede di Penitenziaria di Potenza e Matera, oggi , lo siamo ancora di più dalle segnalazioni fatteci pervenire dal Delegato Nazionale COSP della Basilicata LORENZO IPPOLITO sul Carcere di Melfi riferito ad un paventato imminente consistente aumento della popolazione detenuta che la sede già da diversi giorni è teatro ricettivo. COSP – Proprio per il Penitenziario di MELFI dove attualmente sono ristretti 230 detenuti tutti Alta Sicurezza ed i cui reparti quali: Isolamento-Transito Accettazione sono saturi come sono
sature le accoglienze detentive delle restanti quattro interne sezioni di reclusione e giudiziario si valuta anche la possibilità che in una stanza(cubicolo) potrebbero essere allocati da 1 attuale a due e forse anche tre detenuti in barba alla norma CEDU Strasburgo Sentenza Torreggiani.
COSP Sarebbe stata prevista,tutto da ufficializzare,l’arrivo di almeno 80/100 ulteriori detenuti che si aggiungerebbero agli attuali 230 detenuti + 50 detenuti in forza effettiva alla sede di Melfi ma attualmente sparsi per motivi di giustizia nelle varie sedi penitenziarie d’Italia di ritorno in sede (Basilicata/elfi) nel periodo delle sospensioni attività Giudiziarie fine giugno inizio luglio,quindi,una forza che potrebbe raddoppiare aumentando vertiginosamente il sovraffollamento detentivo e gli spazi a loro destinati. COSP – Preoccupa tutta la rappresentanza Sindacale del Coordinamento Sindacale Penitenziario Lucana e Nazionale sul blocco del budget straordinario non essendo in grado l’attuale di garantire un numero consistente per far fronte alla grave carenza di Polizia Penitenziaria oggi stimata in 160 unità quando le esigenze di lavoro e di operatività invocano l’aumento dell’organico D.M.22.3.2013 di ulteriori 70 unità di cui 7 donne. COSP – I turni di lavoro attualmente svolti dai
Poliziotti penitenziari a Melfi sono divise al 50% sarebbe 80 unità operano su quattro quadranti lavorativi ai sensi dell’articolo 16 CCNL DPR n. 164/2002 e n.51/2009 il restante 50% su turni di 
servizio a tre quadranti di otto ore lavorative, di questo ulteriore 50% che effettua il turno di sei 
ore,si ridurrebbe del 25% poiché le esigenze costanti,quotidiane costringerebbero l’amministrazione a richiedere prestazioni straordinarie portando i loro turni a otto(8) ore al pari della parte precedente riferita del 50% che diventa nel totale giornaliero il 75% a turni obbligati di otto ore. 

COSP – Le risorse umane come quelle materiali ed economiche non sono mai giunte in territorio Lucano in maggiore accredito rispetto a quelle richieste , meno che meno nella sede di Melfi nonostante i diversi impegni assunti nelle trattative con le Organizzazioni Sindacali, l’isolamento e lo scollamento tra Territorio e Centro è forte,visibile e preoccupante tanto che proprio a Melfi da diversi anni mancherebbe un direttore penitenziario in pianta stabile,un Penitenziario il più consistente in Regione privo della figura di un Titolare direttivo quando ce ne vorrebbero almeno due.

COSP Il Penitenziario di Melfi mantiene circa 10 unità sull’organico generale delle 160 di Polizia fuori sede in ambito regionale ed extraregionale tra cui presso la COR del PRAP di Potenza,uno scarni mento di organico a cui non si è mai voluto porre sostituzione e rimedio. 

COSP – Ci dichiariamo fortemente preoccupati per la grigia situazione penitenziaria della Basilicata come quella quasi nera di Melfi,un quadro desolante detentivo ed un altrettanto quadro mortificante per la Polizia penitenziaria e per chi dirige le prigioni Lucane con 500 reclusi e 450 poliziotti nelle quattro strutture compresa quella Minorile.

LA SEGRETERIA GENERALE
               

CARCERI PUGLIESI, INCONSAPEVOLE TEATRO CRITICITA’ PENITENZIARIA COME LECCE E BARI DOVE SI SAREBBERO CONSUMATI ULTERIORI DUE(2) TENTATIVI DI SUICIDIO PER IMPICCAMENTO A DISTANZA DI POCHE ORE DA QUELLO DI FOGGIA E TARANTO.

COSP - SERVONO MAGGIORI ATTENZIONI DA PARTE DELLA POLITICA NAZIONALE DI GOVERNO, COME DAI VERTICI DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA CENTRALE E REGIONALE, ANCHE SE GIA’ IMPEGNATA SULLA QUESTIONE “PIANETA CARCERE”.

COSP- Coordinamento Sindacale Penitenziario - la situazione già esistente presso i reparti detentivi delle Strutture Penitenziarie Nazionali e Pugliesi è all’attenzione da tempo del Quirinale,di palazzo Chigi e del Vaticano i cui interventi sono stati da sempre improntati sulle criticità e sulle difficoltà di vivibilità ambienti penitenziari. L’Impegno dell’Onorevole Ministro della Giustizia alla CEDU sulle Carceri Italiane e le eventuali paventate differite misure sanzionatorie di Bruxelles aiutano il percorso del Governo come quello del Dipartimento,ma questo non basta dalle notizie che ci pervengono tutti i giorni dalle prigioni italiane. COSP – 1° Episodio - Carcere di LECCE, questa notte alle ore 01,15 il detenuto S. J,Leccese con posizione giuridica giudicabile per reato art. 416 bis c.p. ed altro ristretto presso la Sezione Osservazione AS ha tentato il suicidio tramite impiccamento utilizzando il lenzuola legato alla grata della finestra della stanza. I rumori hanno svegliato il compagno di cella che accortosi che il suicida era già appeso cianotico ha immediatamente dato l’allarme e fortuna ha voluto che in quel momento la Polizia penitenziaria si trovava in giro d’ispezione vicino alla stanza di ubicazione del recluso posizionata in fondo al corridoio ultima stanza. Sono stati attimi interminabili ma vitali per salvare la vita al detenuto Leccese immediatamente soccorso ed affidato alle cure dei medici del Penitenziario è stato poi curato e sottoposto a grande vigilanza. Questo è il terzo tentativo da parte dello stesso recluso, altre due volte precedenti aveva ingerito materiale liquido quale detersivo e detergenti da water . COSP – 2° episodio - Carcere di BARI , con circa 400 detenuti rispetto alle 300 regolamentari e con una sezione seconda in apertura, alle ore 14,10 circa il detenuto S.A. barese nato 5/10/1985 in attesa di giudizio,ristretto presso la Sezione PROTETTI-PROMISCUA ha tentato di auto sopprimersi tramite impiccamento con l’utilizzo di un laccio rudimentale fatto dalle lenzuola legate intorno al collo legate alla grata della finestra del bagno della propria cella. Anche in questo caso,come quello di Lecce, solo grazie all’allarme del compagno di cella rivolto ad attirare l’attenzione dei Baschi Azzurri di servizio intervenuti immediatamente nella cella,hanno potuto salvare l suicida. COSP Il Penitenziario di Lecce la cui capienza regolamentare di 650 posti letto questa notte la conta batteva 1.120 reclusi di cui oltre 400 ad Alta Sicurezza,la Polizia Penitenziaria circa una trentina per tutta la Città penitenziaria Leccese,lavora in sotto organico occupando a volte due e tre posti contemporaneamente di servizio con non poche difficoltà ma sempre vigili,attenti,operativi ed altamente qualitativi e proprio a Loro gli “Angeli silenziosi” và il plauso del COSP Coordinamento Sindacale Penitenziario per le tante vite che quotidianamente salvano nel silenzio più assordate della politica europea delle carceri. COSP – Il Sindacato segnala, sempre a Lecce Carcere in data 22 maggio u.s. nelle ore pomeridiane mentre fruivano dell’ora al cortile passeggio,alcuni reclusi avrebbero inveito contro altro detenuto procurandogli delle ferite lacero contuse all’altezza della fronte con più punti di sutura nell’immediato soccorso medico e di Polizia Penitenziaria. COSP La Regione Puglia resta tra i primi posti nazionali per sovraffollamento detentivo al 77% rispetto alla propria capienza detentiva stimata in 2.450 posti sarebbero ospitati ben 3.600 detenuti in 10 strutture penitenziarie. COSP – Coordinamento Sindacale penitenziario conclude- ecco perché bisogna sempre e comunque dialogare con l’amministrazione territoriale e regionale,solo con il dialogo si costruiscono nuovi e maggiori sentieri di interventi a favore dell’utenza come degli Operatori della Sicurezza,girarsi di “spalle” alla propria amministrazione,potrebbe questo indebolire il confronto civile e democratico come il raccordo tra Mondo Sindacale e quello Penitenziario,un rischio che il COSP non vorrebbe mai correre. COSP – Coordinamento Sindacale Penitenziario – Un Grande meritato plauso seguito doverosamente dal nostro ringraziamento lo dedichiamo Polizia Penitenziaria Pugliese in sotto organico di 600 unità rispetto agli attuali numeri D.M. 22.3.2013 stimati in 2.448 unità,come un particolare sentito ringraziamento agli attori principali di queste ultime ore che hanno salvato più vite umane sono i Baschi Azzurri delle carceri di LECCE e BARI.



COSP – Preoccupazione viene esternata dal Vice Segretario Regionale COSP Alessano Pasquale in servizio nella sede di Lecce Carcere per la carenza di polizia e di risorse economiche al settore,una preoccupazione condivisa dalla Segreteria Generale Nazionale che si farà portavoce nelle giuste sedi . f.to LA SEGRETERIA GENERALE COSP
   

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