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lunedì 10 settembre 2012

INCIDENTE RAFFINERIA TARANTO: CSAIL-INDIGNATI LUCANI


“L’incidente di stamani alla raffineria Eni di Taranto, dove arriva, incontrollato, il petrolio della Val d’Agri, ripropone nuovamente il problema della sicurezza delle raffinerie e di impianti proprio come il Centro Oli Eni di Viggiano. Noi non ci stancheremo mai di sollecitare le autorità istituzionalmente responsabili ad approfondire tutti gli aspetti che vanno dall’inquinamento atmosferico ed acustico, alla tutela della salute dei lavoratori addetti agli impianti, al piano di protezione civile per i cittadini residenti. Un particolare dell’incidente di Taranto ci fa pensare a Viggiano: l'Arpa, che è l’Azienda di Protezione Ambientale Pugliese, da giorni sta effettuando verifiche sul ricorso da parte della raffineria di Taranto delle torce di sicurezza, i dispositivi che entrano in funzione nel momento in cui durante la lavorazione si verifica un eccesso di prodotto che viene smaltito bruciandolo. E’ da anni che chiediamo a tutte le istituzioni ed all’Eni, senza ascolto, che avvenga lo stesso, da parte della nostra Arpab, per il Centro Oli di Viggiano. E se si pensa che a breve dovrebbero partire i lavori per la realizzazione della cosiddetta quinta linea interna al Centro della Val d’Agri che garantirà l’incremento della lavorazione-produzione di greggio è facile comprendere lo stato di apprensione della gente che risiede e lavora in quest’area perché il rischio sarà raddoppiato A quanti lo hanno dimenticato vale la pena ricordare i numerosi incidenti avvenuti a Viggiano con fiamme sprigionate dal “camino” principale, nubi, rumore assordante. Questo rafforza la richiesta di nuovi e più efficaci controlli senza sottovalutazioni se vogliamo prevenire che quanto accaduto a Taranto si possa ripetere da noi. Siamo curiosi adesso di ascoltare in proposito il Governatore-sceicco e di sapere cosa stanno facendo gli organismi tecnici ed amministrativi dell’Osservatorio Ambientale di Marsiconuovo che è stato costituito per aumentare controlli, analisi, indagini scientifiche. Il moralismo e il paternalismo di De Filippo, usati nella recente conferenza stampa quando si è autonominato “paladino” delle popolazioni della Val d’Agri, non hanno risolto sinora questi problemi reali, mentre rispetto all’incremento dell’estrazione e produzione di petrolio che vede la Regione ampiamente disponibile, si fanno passi indietro sulla delicata questione dei controlli”.

Filippo Massaro Csail - Indignati Lucani

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