Romano Martinis è nato a Udine nel 1941. Ha incominciato come fotografo freelance nel 1968 e come docente di fotografia nel 1974 (dapprima all’American Forum School di Roma, poi all’Istituto Europeo di design e all’ Accademia Italiana di Costume e Moda). Socio fondatore dell’Agenzia “Document for Press” e dell’Agenzia fotogiornalistica “Nadar”, dal 1995 è fotografo per “Lettera 22 Agenzia Giornalistica” (Diario, Manifesto, Carta, la Repubblica, Il Sole 24 Ore, ecc.). Ha lavorato per quasi vent'anni come fotografo di diversi progetti delle Nazioni Unite, soprattutto nelle Americhe. Tra i suoi lavori più noti, la documentazione pressoché completa del lavoro teatrale di Tadeusz Kantor, raccolta alla Cricoteka di Cracovia e nel mese di febbraio-aprile 2012 esposta al Musma di Matera e in palazzo Lanfranchi. Ha compiuto molti viaggi in Afghanistan, nelle zone di conflitto di Herat, Shindand, Farah, Bakwa, Bala-Murghab. Numerose le sue mostre personali (Udine 1972, Roma 1975, Salemi 1984, Bogota 1994, Copenhagen 1995, Genova 1995, Padova 1997, Roma 1998, Torino-Salerno 1999, Roma 2001, Arezzo 2002, Poznam 2003, Tirana 2003, Gorizia 2005, Udine 2008, Berlino 2009, Bucarest 2010, Firenze 2011, Trieste 2011) e le partecipazioni a collettive di rilievo (Milano, Praga, Los Angeles, Managua, Trieste, Torino, Lubiana, Firenze, Copenhagen, Bogotà, Belgrado).
Ha pubblicato diversi portfolio e volumi tra i quali si segnalano Il Gesto Generale, con prefazione di G. Bartolucci (1978), La resistenza eritrea, con prefazione di L. Basso (1978), Cricot 2 (1982), Tor Viscosa (1988), Tadeuzs Kantor: Crikot 2, con prefazione di C. Henri Favrod e A. Perilli (2000), Il tempo congelato, con prefazione di A. Scarpellini (2002), Ojective: People’s World (2003), Amicizia (2008). Nel 2001 gli è stato assegnato il premio Spilimbergo per la fotografia.
Charles-Henri Favrod, giornalista e fotografo, tra le voci più autorevoli nel mondo della critica e della storia della fotografia, ha detto: «Più onesti di lui non ce ne sono. Per me Romano Martinis incarna la lealtà fotografica… È un vero cittadino del mondo, testimone sensibile, attento e fraterno, coraggioso, puntuale ed efficace. A lui va tutta la mia ammirazione. Ammirazione che, ne sono convinto, provano tutti coloro che osservano le sue immagini».
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La mostra è patrocinata e sostenuta dal Comune e dalla Pro Loco di Castronuovo Sant’Andrea e potrà essere visitata fino alle ore 23:00 del 23 settembre. In contemporanea, sono aperte le mostre dedicate a Raoul Dufy e Arnoldo Ciarrocchi. L’ingresso è gratuito.
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