La Sogin afferma da anni di voler realizzare il sito unico, ora diventato nella comunicazione "parco tecnologico", ma non dice mai i luoghi idonei, salvo smentire categoricamente che sarà realizzato in Trisaia o a Caorso, Saluggia e Trino.
La Regione Basilicata, con l'assessore Agatino Mancusi che ha preso gusto con le cabine di regia (appena può ne organizza una) sembra preoccuparsi solo ora, dopo l'ambigua risposta del ministro Romani, di convocare la Sogin, chiaramente per alzare un po' di cortina di fumo e di "ammuina borbonica", perché quando deve agire, non agisce.
E ci riferiamo alle osservazioni sulla Via per i due megacapannoni da realizzare in Trisaia: non ne ha presentata una. Dunque, i due capannoni gli stanno bene!
Osservazioni fatte invece pervenire nelle sedi competenti dal Comune di Nova Siri, Policoro i e dalle associazioni ambientaliste e antinucleari, evidenziando grosse lacune strutturali e sulla sicurezza, con dimensioni eccessive, carente valutazione dei rischi esterni all'Itrec (pericolo per la diga di Montecotugno e per i pozzi gi gas esterni al recinto dell'Itrec). Osservazioni per le quali il Ministero per l'Ambiente non ha risposto né ai Comuni né alle associazioni o ha risposto in modo superficiale nel documento di VIA (su questo vi forniremo adeguata documentazione in seguito).
Ora il ministro Paolo Romani, dopo una QUESTION TIME PARLAMENTARE dell ‘IDV , non dà risposte e non esclude Trisaia come sede di un deposito di scorie nucleari, mettendo a nudo la vacuità dell'impegno della Regione Basilicata che si è persa tra le accuse di allarmismo, la filosofia del tutt’apposto e la dichiarazione antinucleare a costo zero del governatore lucano Vito De Filippo. Questo conferma la nostra ipotesi dei lavori della Sogin in Trisaia ,sull’utilizzo dei siti esistenti per stoccarvi altre scorie nucleari e sulla necessità che debbano essere costruiti capannoni in base all'esigenza locale
NO SCORIE TRISAIA DENUNCIA DA TEMPO L'IMMOBILISMO ISTITUZIONALE DELLA REGIONE E DEL COMUNE DI ROTONDELLA IN MERITO ALLA RICONVERSIONE PRODUTTIVA PROPOSTA DI TUTTO IL CENTRO ENEA (PARCO SOLARE, UNIVERSITA' DELLE RINNOVABILI E RECUPERO DEI SUOLI PER USO PRODUTTIVO).
Questa situazione ci conferma che i nuclearisti operano a diversi livelli istituzionali per promuovere il nucleare e che i parlamentari del Pdl lucano sulla questione nucleare farebbero meglio a stare zitti, perchè sono stati sconfessati da un ministro del governo.
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