Sabato alle 9.00 a policoro da p.zza Heraclea si terrà la manifestazione in salvaguardia dell’Ospedale di Policoro. Una battaglia cominciata il 16 ottobre scorso data di nascita del comitato dopo un convegno tenutosi in questa città alla presenza del presidente della commissione Regionale sulla Sanità Rocco Vita. Questa manifestazione vuole con forza contrastare le politiche di gestione dell’attuale D.generale che tendono verso una dismissione di fatto dell’ospedale di questa città. Nel corso degli ultimi anni e dopo l’accorpamento delle ASL 4 e 5 nell'ASM di Matera si è assistito ad un graduale e sistematico ridimensionamento dell’Ospedale di Policoro. Nel vecchio Piano Sanitario Regionale si prevedeva il potenziamento del Pronto Soccorso e di alcuni reparti ad esso direttamente collegati come la Cardiologia (UTIC), Ortopedia, Rianimazione. Ad oggi non solo l’organico è sottodimensionato, ma sono diminuiti anche i posti letto a fronte di un aumento dell’utenza e delle prestazioni, dovuto ai ricoveri provenienti da un bacino di utenza accresciuto dalla chiusura di ospedali limitrofi calabresi, di Tinchi e dei reparti dell'ospedale di Chiaromonte a cui afferiva l'utenza del Senisese e del Pollino.
Nella sola area medica da 54 medici previsti ad oggi sono in servizio 22 unità e i posti letto sono passati da 227 a 89 , a fronte dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera che dispone di circa 500 posti letto. Il solo reparto di Medicina ha 24 posti letto, la Rianimazione solo 3, numeri insufficienti vista l’utenza e soprattutto l’invecchiamento della popolazione che nel giro di 10-15 anni vedrà raddoppiare gli ultra sessantacinquenni. Il Pronto Soccorso di Policoro effettua circa 24.000 prestazioni l’anno. C’è una cronicità strutturale e di organico, non solo emergenziale, nei reparti di Ortopedia (previsti 8 medici con 4 in servizio), Pronto Soccorso (previsti 4 medici, ma ne mancano 2), Cardiologia, Fisiatria (50.000 prestazioni con 1 solo medico), Utic-Rianimazione (dove aleggia un progetto di ridimensionamento), Radiologia (con circa 19.000 prestazioni con soli 4 medsici sui tre presidi ospedalieri), per non parlare poi della progressiva precarietà di altri reparti e la mancanza dell’ambulanza 118 medicalizzata Infine, ma non ultimo vi è la soppressione degli ambulatori di Allergologia, Oncologia, Chirurgia vascolare e Urologia, i cui specialisti avevano convenzioni esterne. Inoltre si registrano tempi biblici per le attese di visite ospedaliere. Ne tantomeno ci rassicurano le “chiacchere” del dott.re Gaudiano sulla inaugurazione a giugno del pronto soccorso. Questa dei nuovi locali del pronto soccorso sembra la storia di quel romanzo della beffa, già si doveva aprire un anno fa , poi rimandarono a gennaio ed adesso a giugno , oramai pur di confonderci il D.G. della ASL da i numeri che non sono buoni neanche per il terno a lotto. Ne tantomeno noi possiamo dimenticare che anche a Tinchi innaugurarono due piscine dai costi milionari , e ci assicurarono che l’ospedale non sarebbe stato toccato , sono stati di parola infatti loro dicono una cosa e ne fanno un’altra , il presidio di Tinchi è stato chiuso.
Smembrare l’ospedale e non potenziarlo significa non garantire il diritto alla salute che dovrebbe essere valido per tutti i cittadini italiani da Policoro a Trento.
I tagli ai bilanci sanitari non devono pesare sulla salute dei cittadini, ma, se risparmio deve esserci, deve essere fatto sul business delle case farmaceutiche e delle strutture private e anche sui milionari compensi dei dirigenti generali, alimentando invece una buona gestione del pubblico.
Bisogna tenere conto inoltre che l’ospedale di Policoro serve anche la vicina Calabria dando un contributo non indifferente al bilancio sanitario regionale. Inoltre riteniamo imprescindibile che nel vasto territorio Metapontino-entroterra Jonico, i servizi devono essere garantiti equamente senza accentrare tutto nella struttura ospedaliera di Matera.
Questa manifestazione servirà anche per rivendicare un nuovo protagonismo nel nuovo Piano Sanitario della Regione Basilicata che deve ridare all’Ospedale di Policoro la centralità che gli spetta e il giusto ruolo di Pronto Soccorso Attivo , ma anche costruire un sanità de localizzata sul territorio , ritornando a ridiscutere anche del ruolo sia di Tinchi che di Stigliano. Alla manifestazione hanno già aderito i sindaci di Policoro, Tursi, Scanzano Jonico , Stigliano, Valsinni , il presidente della provincia Stella , i consiglieri provinciali Di Sanza , Stigliano , Favoino , . i consiglieri comunali della DC , Citta’ Nuova , API , UDC , Centro Moderato ed il presidente del consiglio di Policoro , il consigliere comunale del PD F. Labriola, i consiglieri Regionali Castelluccio , Ruggiero , Santochirico , Mollica , SEL di Rotondella Radice dei Veri Valori , Di Sanzo segretario provinciale di SEL e la Federazione Regionale della Sinistra oltre a una ventina di associazioni
Il Portavoce del comitato
Ottavio frammartino
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