Matera: sequestrato depuratore comunale.
Nella mattinata, a Matera, i carabinieri del N.O.E. di Potenza, unitamente a quelli della locale Compagnia, hanno proceduto al sequestro preventivo del depuratore di acque reflue, sito in località Pantano Nuovo. Il sequestro è stato disposto dal G.I.P. di Matera su richiesta della Procura (d.ssa Rosanna Defraia). Le indagini e gli accertamenti furono avviati nel maggio 2009, quando i militari del N.O.E. effettuarono dei controlli presso il citato depuratore, per verificare il rispetto delle normative ambientali e accertare, quindi, possibili casi di inquinamento. L’impianto, gestito dalla società “Giuzio s.r.l.” di Potenza e che serve la rete fognaria del Comune di Matera, è risultato non in regola con la normativa vigente, in quanto, per il trattamento dei reflui, venivano utilizzate anche le vasche di essiccazione di un analogo impianto adiacente e ormai dimesso e, quindi, il trattamento avveniva in un luogo diverso dal sito autorizzato. Il processo descritto e rilevato risulta particolarmente dannoso per l’ambiente, in quanto le acque da trattare non compiono il ciclo completo che ne determina, appunto, la depurazione, come invece sarebbe dovuto accadere. I Carabinieri del N.O.E., con indagini tecniche di laboratorio, hanno anche accertato il superamento dei limiti nello scarico di alcuni elementi e tensioattivi totali. I liquami, conferiti all’impianto, catalogati come “LIQUAME CIVILE”, “REFLUI CIVILI” o “FOSSA BIOLOGICA”, provenivano, inoltre, da diversi luoghi di produzione e venivano trasferiti con autobotti per lo smaltimento, effettuato sulla base di contratti stipulati dalle ditte trasportatrici con l’Acquedotto Lucano S.p.A., nonostante l’impianto in questione fosse privo della prescritta autorizzazione per lo smaltimento dei rifiuti e inadeguato per capacità depurative. Pertanto, all’esito delle indagini, il G.I.P. ha così disposto il sequestro delle vasche di essiccazione dell’impianto in disuso, nonché dell’impianto di depurazione delle acque reflue urbane del comune di Matera, concedendo alla società di gestione di ricondurre l’esercizio dell’impianto al suo regolare funzionamento. Tre risultano le persone indagate.
Nessun commento:
Posta un commento