MAGDI CRISTIANO ALLAM: VITO DE FILIPPO SI DIMETTA DA GOVERNATORE DELLA REGIONE BASILICATA
Magdi Cristiano Allam, candidato alla presidenza della Regione Basilicata con la lista Io Amo la Lucania, ha sottolineato, nel corso del faccia a faccia elettorale organizzato da Confindustria, che “se la Regione Basilicata fosse un’azienda dovremmo prendere atto del suo fallimento e chiedere le dimissioni del suo amministratore Vito De Filippo”. Magdi Cristiano Allam ha condiviso con il presidente di Confindustria Pasquale Carrano la necessità di creare un libero mercato in Basilicata che oggi non c’è, sottolineando come “l’amministrazione regionale in Basilicata è fallimentare”. “Qui in Basilicata, nel momento in cui la Pubblica Amministrazione controlla l’80% del PIL e dei posti di lavoro, direttamente o indirettamente, non c’è spazio per il libero mercato” “Abbiamo individuato il peccato – continua Magdi Cristiano Allam – dobbiamo avere il coraggio di individuare il peccatore indicando Vito De Filippo come il responsabile del fallimento della regione Basilicata” “Le risorse dell’azienda della Regione Basilicata – fa notare Magdi Cristiano Allam - negli ultimi 7 anni sono state costantemente in crescita, eppure a fronte di un costante calo della popolazione. Il costo della spesa complessiva della Regione Basilicata è aumentata fino a toccare il 75% del Pil; il livello record d’Italia ma, nello stesso tempo è aumentata la povertà, il 28% delle famiglie lucane, quasi 80.000 persone vivono al di sotto della soglia di povertà e cresce la disoccupazione. “C’è un limite culturale nel pensiero di Vito De Filippo che mette al centro lo Stato e le Regioni. Al centro bisogna mettere invece l’impresa, i liberi imprenditori. Sono loro che devono essere i protagonisti della creazione di ricchezza e dell’innovazione”. “C’è bisogno che il libero mercato, che qui in Basilicata non c’è, si coniughi con la cultura del bene comune, anch’essa assente in Basilicata. La regione deve farsi garante di regole valide per tutti con un criterio unico che è quello della meritocrazia”.
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