GIANNASIO (API). TINCHI PUO’ DIVENTARE POLO D’ECCELLENZA
di Giuseppe Coniglio
PISTICCI – Tra i temi più dibattuti a Pisticci nel corso della campagna elettorale per le Regionali, un ruolo di primo piano è senz’altro occupato dal comparto della sanità e sul futuro del presidio ospedaliero di Tinchi. Nel corso di un incontro elettorale con i cittadini, presentato dal consigliere comunale Dino Calciano, il chirurgo Paolo Giannasio, candidato per l’API (Alleanza per l’Italia), dopo aver sottolineato il fallimento del bipolarismo e la necessità di costituire un terzo polo centrista, ha parlato del fallimento delle scelte della politica regionale e della necessità di porre un freno al fenomeno dell’emigrazione giovanile, considerando che, secondo gli ultimi dati, ogni anno tremila laureati sono costretti ad abbandonare la regione per trovare occupazione stabile altrove. E’ il risultato prodotto dai venditori di politica, presenti solo in campagna elettorale per poi dileguarsi. Trattando di una problematica che gli sta particolarmente a cuore, Giannasio ha aggiunto che dopo trent’anni di presenza costante sul territorio, l’ospedale di Tinchi chiude, nonostante le professionalità espresse e riconosciute in tutta Italia. E tra le ultime importanti iniziative ha suscitato particolare interesse e successo la recente Settimana della Tiroide, con visite a numerosi pazienti provenienti anche da regioni vicine. Il Piano Strutturale proposto per l’ospedale di Tinchi, approvato dal consiglio comunale all’unanimità per il riconoscimento di polo specialistico, e senza aumento di spese, non è andato in porto, ma l’obiettivo non è impossibile. Per cui Giannasio ritiene che è importante insistere e portare avanti una proposta in tal senso che non è in contrasto con le normative vigenti. E quindi indispensabile portare il problema sul tavolo della nuova giunta regionale per trovare una soluzione definitiva che assicuri il diritto alla salute al vasto bacino di utenza di Tinchi. “Pisticci –ha concluso Giannasio- ha la possibilità di mandare alla regione due consiglieri. E’ una preziosa occasione da non perdere, per non ripetere gli errori del passato, altrimenti si va incontro al sicuro suicidio”.
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