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mercoledì 1 maggio 2013

“METODOLOGIE AVANZATE PER LA MAPPATURA DELLA PERICOLOSITA’ DA FENOMENI DI INSTABILITA’ DEL TERRITORIO E MODELLI DI PREVISIONE DELL’ACCADIMENTO DI FRANE NELL’OTTICA DELLA RIDUZIONE DEL RISCHIO” . MATERA DAL 2 AL 4 MAGGIO

Closing of the Scientific Research Project of Relevant 
National Interest 2008 (PRIN 2008) 
“ADVANCED METHODOLOGIES FOR LAND 
INSTABILITY HAZARD MAPPING AND LANDSLIDE 
OCCURRENCE FORECASTING MODELS 
IN ORDER TO MITIGATE THEIR EFFECTS ” 


Matera, 2-­4 Maggio 2013: Mediateca Provinciale and historical landslide areas of Basilicata Region. 

Final program 

Università degli Studi della Basilicata Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo. Chiusura del Progetto Scientifico di Rilevanza Nazionale 2008.

“METODOLOGIE AVANZATE PER LA MAPPATURA DELLA PERICOLOSITA’ DA FENOMENI DI INSTABILITA’ DEL TERRITORIO E MODELLI DI PREVISIONE DELL’ACCADIMENTO DI FRANE NELL’OTTICA DELLA RIDUZIONE DEL RISCHIO” 

Scientific Units: University of Basilicata, Polytechnic of Bari, University of Calabria, CNR – ISSIA Bari.

Il progetto PRIN 2008 vuol focalizzare sugli sviluppi nelle metodologie e tecnologie disponibili per la valutazione della pericolosità e del rischio associati a fenomeni di instabilità del territorio, in particolare, frane e sprofondamenti, e per indirizzare strategie di riduzione del rischio. In particolare, gli obbiettivi principali hanno riguardato l’elaborazione
di cartografia della suscettibilità, della pericolosità e del rischio secondo differenti modelli previsionali, l’analisi previsionale delle attivazioni o riattivazioni delle frane, il rilevamento dei precursori dei processi distruttivi e dei loro markers cinematici, il tutto finalizzato alla redazione di protocolli operativi. La conferenza di chiusura è organizzata in tre sessioni ed in una sessione speciale. La prima sessione di giovedì mattina tratterà di esperienze specifiche e locali sulle tematiche del progetto; la seconda sessione, venerdi mattina, è dedicata alla presentazione dei principali risultati raggiunti dalle quattro U.O.; la terza di venerdì pomeriggio, vuol offrire con il contributo di scienziati italiani ed europei, la più aggiornata informazione sullo stato dell’arte e le tendenze sugli studi relativi alla valutazione delle pericolosità e alla gestione del rischio derivanti da frane e da instabilità del territorio per sprofondamenti naturali ed antropogenici (fenomeni carsici ed estrazioni di materiali dal sottosuolo). Una sessione speciale nel pomeriggio di giovedì mostrerà contributi multidisciplinari concorrenti alla definizione conoscitiva di un complesso processo di instabilità: rilevamento di deformazioni e movimenti con tecniche satellitari, petrografia, idrodinamica, idrogeochimica, remote sensing finalizzati allo studio della pericolosità da sinkholes di un sito (Lesina Marina). A fine mattinata del secondo giorno, esperti discuteranno sulla possibilità di rendere operative nei processi pianificatori del territorio classificazioni di rischio riformulate alla luce dei progressi metodologici e tecnologici nei settori di interesse, nell’ottica della riduzione dei costi sociali della sicurezza.

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