IL SAN CARLO PRESENTA IL BILANCIO SOCIALE 2012

Domani mattina, venerdì 24 maggio 2013, sarà presentato nell’Auditorium dell’Ospedale (appuntamento alle 10.30) il bilancio sociale dell’Aor San Carlo. Il volume con il testo e la documentazione allegata (160 pagine in quadricromia, formato 17x24) sarà anche reso disponibile in versione pdf sul sito web aziendale. Per una più efficace divulgazione dei contenuti è stata anche prodotta una versione più snella. “Il San Carlo – spiega il direttore generale Giampiero Maruggi - ha introdotto quest’anno il bilancio sociale come buona pratica di customer satisfaction anche perché è uno strumento utile per dare concretezza a un principio fondamentale della buona amministrazione pubblica: “rendere conto”. Abbiamo chiuso il bilancio economico 2012 del San Carlo – di cui pure si parlerà - con risultati confortanti ma quello che conta veramente per noi è proprio il bilancio sociale perché la nostra stella polare è la centralità del cittadino”. “I buoni numeri, i conti in ordine – prosegue il dg del San Carlo - sono solo il “mezzo” per realizzare gli obiettivi aziendali. Il bilancio sociale è quindi lo strumento per verificare la nostra capacità di rispondere ai bisogni del nostro ‘azionariato diffuso’: i cittadini. La necessità di “rendere conto” sempre e comunque di quello che facciamo, è un’indicazione valida ogni giorno per tutti quanti operano all’interno della nostra Azienda”. “A quest’istanza – conclude Maruggi - vanno infatti ricondotte numerose iniziative che abbiamo sviluppato nel corso di questo primo anno della nuova direzione aziendale: dal rinnovato rapporto con il sistema della comunicazione di massa al rafforzamento dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), dalla costruzione della Consulta del Volontariato all’adesione alla scuola di umanizzazione. I buoni risultati raggiunti, finora, sono testimoniati dai materiali documentari che compongono il nostro bilancio sociale. Del complesso lavoro di elaborazione, ringrazio tutti i quadri aziendali, le associazioni di volontariato, i pazienti intervistati, i partecipanti al team di progetto e ai focus group, gli amici del Ceis (Università di Tor Vergata, Roma) che ci hanno supportato arricchendoci con la forza della loro consolidata esperienza”.