“Dalla Semplificazione delle Norme all’introduzione dei Delitti Ambientali nel Codice Penale”
Sulla tutela dell’ambiente l’Italia sta arretrando e questo rischia seriamente di essere un regalo alle ecomafie e alla criminalità ambientale. E’ questo l’allarme lanciato da Legambiente.
Il seminario dal titolo “dalla semplificazione delle norme alla introduzione dei reati ambientali nel codice penale” - ne corso del quale si incontreranno magistrati, legislatori, forze di polizia e ambientalisti – intende approfondire questo argomento.
Il seminario, che ha ottenuto il riconoscimento del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Matera, sarà l'occasione per un confronto utile a verificare lo stato dell’arte in questa materia, per favorire una più attenta lettura delle leggi esistenti, ma anche per proporre innovazioni.
Si parlerà del Testo unico ambientale e delle sue criticità, dell’asimmetria di leggi con sanzioni sproporzionate e territorialmente circoscritte, come quella per l’emergenza rifiuti in Campania, che consente di arrestare chi abbandona un rifiuto ingombrante ma lascia inalterate le sanzioni irrisorie previste per altre condotte più dannose per l’ambiente come avviene, ad esempio, per i depuratori comunali fuori legge che continuano ad essere puniti con sanzioni amministrative irrisorie; della presenza di alcune norme ben scritte, come quelle urbanistiche, che tuttavia nella loro applicazione spesso non producono i risultati attesi.
La cronaca politica di questi giorni suggerisce altri argomenti di riflessione: il decreto legge sulle intercettazioni telefoniche, preziose in questo tipo di indagini, rischia di favorire i reati di traffico illecito dei rifiuti e di incendio boschivo doloso.
D’altra parte, oggi vi è sempre più la necessità di legare insieme lo sviluppo economico, l’innovazione e la legalità, perché in tempi di crisi un gruzzolo come 18 miliardi di euro (il giro d’affari annuale delle ecomafie) deve far gola allo Stato, così come agli industriali. Si manifesta la necessità di creare un conflitto di interesse fra aziende che delinquono e imprenditori onesti perché la moneta buona scacci quella cattiva. Bisognerà solo capire che divario intercorre tra le buone intenzioni e la realtà dei fatti.
Questa iniziativa come le altre intraprese dall’Osservatorio Ambiente e Legalità della Regione Basilicata, si rivolge anche alla nostra comunità perché, per citare le parole di Norberto Bobbio e verificare se corrispondono alla realtà. “E’ vero infatti che la società politica è solo il riflesso della società civile?”. In tal caso ci toccherebbe a tutti un bell’esame di coscienza.
PROGRAMMA
Matera - Sala Congressi Hotel San Domenico
15 giugno 2009 ore 15.00
Seminario
“Dalla Semplificazione delle Norme all’introduzione dei Delitti Ambientali nel Codice Penale”
Programma
Ore 15.00 Registrazione Partecipanti
Ore 15.30 Saluto Ordine degli Avvocati di Matera
Avv. Bruno Oliva
Ore 15.45 Introduzione, L’Osservatorio Ambiente e Legalità della Regione Basilicata
Dott. Pietro Fedeli
Ore 16.00 La Tutela Penale dell’Ambiente Nella Nuova Direttiva dell’Unione Europea
Avv. Vincenzo Santochirico Vice Presidente Regione Basilicata
Ore 16.30 Il Nucleo Carabinieri Tutela Ambiente, Reati Ambientali e Tecniche Investigative
Ten. Luigi Vaglio Comandante Carabinieri Tutela Ambiente
Ore !7.00 Introduzione dei delitti ambientali nel Codice Penale
Dott. Luca Ramacci Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Tivoli
Ore 17.30 Giustizia e Ambiente Italia Sotto Esame
Dott. Aldo Fiale Consigliere presso la sezione III penale della Suprema Corte di Cassazione
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