La Provincia di Matera ha sempre dedicato estrema attenzione a tutti i suoi edifici scolastici, in particolar modo proprio all’Istituto professionale “L. Da Vinci” sito in Contrada Rondinelle. L’Istituto in questione, oltre a presentare una situazione di obsolescenza tecnologica e funzionale (in quanto edificio costruito negli anni ’60 dal Comune di Matera e trasferito alla Provincia ai sensi della L. 23 nel 2000), obsolescenza che l’Ente sta cercando di rimuovere attraverso una serie di interventi, è anche oggetto di una grave interferenza della viabilità della SS 99 in corso di ammodernamento, (interferenza che l’Amministrazione ha evidenziato sin dall’epoca di inizio dei lavori).
In merito ai problemi strutturali, già dal 2007 l’Ente aveva commissionato al prof. Ciro Faella dell’Università di Napoli, la Verifica di Vulnerabilità Sismica dell’edificio in questione. Dal rapporto era emerso che la struttura non presentava vulnerabilità gravi, ma un diffuso degrado in molte membrature soprattutto esterne nel calcestruzzo corticale e delle relative armature.
Negli anni successivi la Provincia ha proseguito con le attività di manutenzione ordinaria insieme alla Global service.
Nel maggio del 2009 l’Ufficio tecnico della Provincia, in seguito a una intesa tra Governo-Regioni e Province che prevedeva sopralluoghi di verifica presso tutti gli Edifici scolastici, ha predisposto prioritariamente il sopralluogo proprio presso il “L. Da Vinci”. La verifica, fatta insieme al Provveditorato alle Opere pubbliche, ha reso evidente “il degrado corticale del calcestruzzo dell’edificio soprattutto per la parte esposta all’esterno”. Immediata la consegna dei lavori per l’eliminazione del degrado. Lavori che non è stato possibile eseguire a causa di esigenze, mai chiarite, manifestate dal preside dell’IPSIA.
In merito alla interferenza della viabilità della SS99 con l’area di pertinenza scolastica, assolutamente rischiosa per la sicurezza e la funzionalità didattica, la Provincia aveva convocato numerose conferenze di servizio per risolvere il problema, proponendo, tra l’altro, di mettere a disposizione dell’ANAS le aree occorrenti per la realizzazione della complanare (previa disponibilità del Comune). Dunque l’ANAS avrebbe abbattuto i plessi di ostacolo alla realizzazione della complanare, e avrebbe messo a disposizione del Comune, e quindi della Provincia, un indennizzo per la realizzazione di volumi edilizi di pari entità nelle aree retrostanti, e di pertinenza scolastica, ben lontana dalla strada. La soluzione che non ha incontrato, a oggi, il benestare dei soggetti interessati, ma che non ha bloccato le attività dell’Ente di via Ridola comunque tuttora impegnato a trovare una soluzione per migliorare e riqualificare funzionalmente l’Istituto.
E’ infatti già nel mese di maggio, ultimo scorso, è stato rielaborato il progetto di adeguamento funzionale e alle norme di sicurezza (L.N. 626/94 – L.N. 46/90 – D.M. 26/08/92) dell’IPSIA “L. Da Vinci”. Gli interventi prevedono la ristrutturazione funzionale del Padiglione A per rendere agibili 10 aule didattiche (a fronte di 8 classi attuali) e il risanamento della copertura e la sostituzione degli infissi del Padiglione C.
Un progetto che, compatibilmente con le risorse economiche, attesta l’impegno mai abdicato dell’Amministrazione provinciale di risolvere le problematiche dell’edificio scolastico “L. Da Vinci”.
In ultima analisi, la superficie dell’edificio è di circa 4 mila e 600 metri utili, a fronte dei 2 mila 500 metri quadri stabiliti dagli standard del D.M. del 1975 sull’edilizia scolastica.
Resta comunque alta l’attenzione nei confronti dell’ANAS che ad aprile del 2009 è stata diffidata dal proseguire lavori che non tengano conto delle esigenze prioritarie del preesistente edificio scolastico “L. Da Vinci”.
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