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domenica 1 marzo 2015

Speciale tappa del Treno Verde da Bari a Matera



Da Bari a Matera per unire le produzioni agricole di qualità. Il gemellaggio dei territori in occasione della tappa del Treno Verde a Bari. A Matera speciale appuntamento per il recupero di grani tradizionali e il progetto Ambasciatori del Territorio di Legambiente e Alce Nero.
Questa mattina, a Matera, Legambiente e Alce Nero hanno presentato il progetto Ambasciatori dei territorio insieme ai produttori dei grani tradizionali che sono coltivati in questo territorio e nelle regioni limitrofe, in Puglia, Campania e Calabria. In occasione della tappa di Bari del Treno Verde 2015 - la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato che quest’anno è dedicata interamente all’agricoltura e all’alimentazione - una delegazione di Legambiente ha raggiunto nella mattinata Matera, città dei Sassi e capitale della Cultura per il 2019, per presentare le esperienze di qualità di agricoltori italiani che hanno recuperato alcune varietà tradizionali di grani, nel rispetto del patrimonio ambientale, sociale e culturale dei loro territori. 
I grani antichi e tradizionali altro non sono che varietà del passato che non hanno subìto particolari modifiche da parte dell’uomo per aumentarne la resa o la lavorabilità dell'impasto spesso a scapito delle proprietà nutritive. I grani tradizionali e alcuni metodi di lavorazione specifica concorrono a preservare gli oltre 1300 tipi di pane nell’area del Mediterraneo o le molteplici specialità regionali di pasta e farine del bacino del Mediterraneo.Ogni varietà di grano è fortemente legata all’ecosistema in cui è coltivata e dà forma, sostanza e qualità ad ogni prodotto in cui viene trasformato. 
Il Treno Verde 2015, Tornare alla terra per seminare il futuro, è un’edizione tutta speciale: dal 18 febbraio all’11 aprile, 15 tappe dalla Sicilia alla Lombardia per raccogliere e portare all’Expo Milano, l’esposizione universale su alimentazione e nutrizione, le migliori esperienze territoriali dell’agricoltura italiana di qualità. Dal contributo che l’agricoltura di qualità può dare alla riduzione dei mutamenti climatici al biologico, dall’agroecologia allo sviluppo dell’economia verde, dall’innovazione alla cultura rurale: il Treno Verde racconta nel corso delle 15 tappe le eccellenze dei territori italiani e l’agricoltura del futuro, fatta di rispetto per la terra, ambiente, qualità e legalità. “L'agricoltura che raccontiamo a bordo del Treno Verde 2015, che stamattina fa una tappa speciale nella città di Matera, è la protagonista di numerose sfide sul piano culturale, ambientale ed economico. 
L’agricoltura ha un ruolo fondamentale nel garantire la sovranità alimentare e la sicurezza alimentare a partire dalla tutela e valorizzazione delle varietà, delle razze e dei prodotti tradizionali, con particolare sostegno alle reti di agricoltori custodi del territorio che garantiscono la riproduzione del patrimonio genetico locale attraverso il libero scambio dei semi – ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente intervenendo all’incontro sui grani tradizionali che si è svolto questa mattina a Matera. 

"È un'agricoltura che abbraccia numerose sfide: produce cibo e riduce il rischio di erosione genetica, lotta contro il consumo di suolo, mitiga gli effetti dei cambiamenti climatici e al contempo contribuisce a tener viva l’identità culturale dei territori contro il rischio dell’omologazione dei sapori e dei saperi. Il recupero di grani tradizionali, come il senatore cappelli o il simeto o il carosella - ha aggiunto Cogliati Dezza – è la dimostrazione che l’agricoltura di qualità va favorita attraverso una politica ad hoc che riesca a cogliere la domanda di cambiamento di cittadini e delle aziende agricole più innovative, per salvaguardare la qualità dei grani antichi e delle numerose tipicità agricole locali, per offrire agli agricoltori nuove opportunità di reddito e garantire valore aggiunto al benessere dell’ambiente che ospita le aziende agrarie”.
Alle iniziative programmate a Bari e a Matera, hanno partecipato tra gli altri Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente; Beppe Croce, responsabile Agricoltura di Legambiente; Alessandro Ferri di Legambiente Basilicata; Cesare Veronico, presidente parco nazionale dell’Alta Murgia; Gerardo Travaglio, direttore del parco del Pollino; Antonio Ciani presidente del consorzio Formicoso Alta-Irpinia; Pierfrancesco Pellecchia, presidente parco regionale della Murgia Materana, Benedetto Fracchiolla presidente del consorzio italiano oli, l’azienda agricola Donna Tina e l’azienda agricola biologica Maria Desiante.

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