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martedì 24 marzo 2015

Contestazione senza mezzi termini della gestione attuale del Pd tursitano.

Con un documento congiunto inviato ai vertici regionali e provinciali del Partito Democratico ieri pomeriggio, 23 marzo, da Pietro Santamaria (area Renzi), Salvatore Calcagno (segretario uscente del circolo Pd di Tursi) e Rosa Sarubbi (componente dell’assemblea regionale del partito, area Civati) - componenti del Coordinamento del Circolo PD di Tursi formato da 7 unità oltre al coordinatore esterno Salvatore Iacobellis, tutti nominati dal segretario provinciale Pasquale Bellitti oltre 3 mesi fa - un parte del Pd contesta senza mezzi termini la gestione attuale del Pd tursitano. Nei fatti i tre evidenziano la “situazione di totale impasse politico ed organizzativo che si è determinata nel partito a Tursi in vista dell’imminente consultazione elettorale amministrativa del 31 maggio e denunciano la modalità di gestione del partito introdotta, che ignora il pluralismo delle aree politiche e l'articolazione del dibattito al suo interno, e in modo ulteriore la mancanza di regole e garanzie nel processo di definizione del profilo del candidato sindaco e di costruzione delle liste”. Dopo una attenta e accurata ricostruzione degli eventi, e degli atti, che hanno portato alla situazione attuale e “sembrano delineare una sceneggiatura già scritta da tempo in cui si recita a soggetto e il cui unico obiettivo è quello di marginalizzare e vanificare delle sensibilità politiche e culturali presenti nel PD e che per semplificare si riferiscono all’area Renzi e Civati, che stando solamente alle ultime primarie regionali rappresentano i 2/3 della platea dei votanti”. Nel partito infatti non vi è una segreteria eletta dall’assemblea, il tesseramento per il 2104 è stato congelato e “per un anno intero l’assenza di direzione politica del partito, la sua scomparsa dal dibattito politico e la impossibilità di elaborare una piattaforma programmatica e una iniziativa politica di aggregazione e di consenso rispetto al decisivo appuntamento elettorale amministrativo”. “Solamente in data 5 dicembre 2014 ci veniva notificato dal segretario provinciale la costituzione del citato coordinamento con coordinatore l’arch. Iacobellis (di Scanzano Jonico)”. Immediatamente criticati i criteri di composizione del coordinamento con una nota del rappresentante regionale dell’area Civati, Franco Labriola, e un’altra della prof.ssa Sarubbi in cui si “chiedeva agli organismi di partito un riequilibrio dei suoi componenti per renderli più aderenti al reale peso delle aree politiche espresso dalle primarie regionali e delle elezioni regionali”, a cui però non seguiva alcun riscontro. Nel seguito dei lavori del coordinamento, già privo di una sua area, continuavano e Calcagno e Santamaria “chiedevano di orientare la discussione in modo stringente sui criteri da seguire nella ricerca di una candidatura autorevole per la figura del Sindaco e sulle modalità di formazione della lista (rinnovamento o soluzioni intermedie, peso delle candidature di genere, rappresentanza delle categorie, delle frazioni, etc…), anche questa richiesta elusa nel merito”.
“Pensiamo che il PD avrebbe dovuto esercitare già da tempo, con la autorevolezza del suo tratto costitutivo di partito a vocazione maggioritaria, la sua funzione politica di candidatura al governo della nostra comunità, e che il percorso intrapreso con il coordinamento, a cui qualcuno di noi ha partecipato con grande senso di responsabilità e apertura di credito, non abbia in se’ la forza politica, la consistenza e forse l’ambizione per essere inclusivo e attrattivo, nonostante il PD sia rimasta l’unica forza politica organizzata sul territorio”. “Con rammarico, ringraziando comunque l’amico coordinatore Iacobellis per l’impegno prodotto, prendiamo atto dell’esaurimento e della implosione del tentativo politico del Coordinamento e chiediamo a tutti gli amici “liberi e forti” del PD di rompere gli ormeggi delle piccole conventicole di apparato che vogliono mantenere piccole rendite di posizione e veleggiare in mare aperto per una grande riconnessione “sentimentale” con tutto il popolo del PD e con la comunità tursitana, per provare a sentirne gli umori, le pulsioni, il desiderio di rigenerazione, la possibilità di una speranza e seppure in un momento di forti criticità per le famiglie e il nostro territorio, lanciare un progetto di futuro in una sfida avvincente per incrociare le opportunità del nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020 e Matera 2019”.

Tursi lì 24 marzo 2015

Ing. Piero Santamaria
Prof.ssa Rosa Sarubbi
Rag. Salvatore Calcagno

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