Si chiede pertanto all'Assessore all'Ambiente Berlinguer e al Governatore Pittella, oltre che a tutti gli organi competenti di applicare il principio di precauzione.
Il principio di precauzione è stato recepito dall’Unione Europea mediante la ratifica della Convenzione della diversità biologica di Rio de Janeiro (93/626/CEE), ed esplicitando la politica comunitaria con la Comunicazione della Commissione COM (2000) 1 Final (2 febbraio 2000).
Da tale principio discende l’obbligo delle autorità dei singoli Stati di adottare, nell’ambito preciso dell’esercizio delle competenze che sono loro attribuite, provvedimenti appropriati al fine di prevenire taluni rischi potenziali per la salute pubblica, per la sicurezza e per l’ambiente, facendo prevalere le esigenze connesse alla protezione di tali interessi sugli interessi economici. La recezione del principio di precauzione nell’ordinamento italiano è garantita dall’art. 3 ter del D.lgs 152/2006 (Codice dell’Ambiente) “ la tutela degli ambienti e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che si informata ai principi della precauzione, dell’azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente nonché al principio “chi inquina paga” che, ai sensi dell’articolo 174 comma 2 del Trattato CE, regolano la politica della Comunità in materia ambientale”. Le istituzioni hanno il dovere di prendere in seria considerazione il potenziale pericolo per la salute e per l’ambiente, attraverso l’identificazione degli agenti biologici, chimici o fisici che possono avere effetti negativi. Si configura, così, l’obbligo per le istituzioni di assicurare un elevato livello di tutela dell’ambiente e della salute pubblica a seguito di decisioni assunte sulla base dei migliori dati scientifici disponibili e che siano fondate sui più recenti risultati della ricerca internazionale. Al riguardo non si può configurare una mera e discrezionale applicazione delle norme giuridiche vigente, quanto, piuttosto, uno specifico obbligo a garantire, attraverso il principio di precauzione, la salute pubblica e l’ambiente. Al concetto di “diritto ambiente” è possibile ricondurre i vari diritti della persona:
1)il diritto alla salute, da cui deriva il diritto all’ambiente salubre;
2)la proprietà, il cui titolare pretende di non vedere danneggiati i beni che ne sono oggetto dalle modifiche e dai fenomeni ambientali;
3) il diritto alla vita, che obbliga ad assicurare a ciascuno il raggiungimento di uno standard minimo di qualità ambientale;
4)il diritto all’informazione ambientale;
5)il diritti di partecipazione ai procedimenti amministrativi che incidono sull’ambiente.
Pertanto, considerate le funzioni, gli obblighi di legge e le prerogative istituzionali del Governatore della Regione Basilicata M.Pittella e dell’Assessore Berlinguer, è loro preciso dovere adottare tutti i provvedimenti del caso per garantire la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Nei prossimi giorni sarà nostra cura inviare nota formale alla Regione Basilicata e in caso di inerzia, daremo il via ad una serie di importanti iniziative.
AVV. G. BELLIZZI
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