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mercoledì 5 marzo 2014

Approvato all'unanimità odg contro impianto termodinamico di Banzi

E' stato approvato all'unanimità, nella seduta del Consiglio provinciale di oggi, un ordine del giorno, prima firmataria il consigliere Raffaella Piarulli (Pd), con cui l'Ente Provincia e gli amministratori provinciali esprimono la loro netta contrarietà alla realizzazione dell'impianto termodinamico di circa 226 ettari da realizzarsi in territorio di Banzi, a ridosso dell'abitato di Palazzo San Gervasio e si impegnano a vigilare e ad essere presenti, nelle sedi istituzionali in cui si affronterà la questione, al fine di evidenziare tutte quelle criticità che ad oggi ci sono sulla fattibilità dell'impianto stesso, affinché venga garantita la salvaguardia dei territori e la salute dei cittadini. "I principali impatti che l'impianto avrebbe, come emerso nella commissione Ambiente della Provincia di Potenza - ha spiegato Piarulli - riguardano l'utilizzo di un territorio ad attuale uso agricolo, per una superficie complessiva di 200 ettari, l'emissione in atmosfera dei prodotti di combustione e concentrazione al suolo risultante dalla diffusione dei fumi prodotti, le emissioni acustiche nel territorio e lo sversamento nel recettore Fosso Marascione dei reflui di scarico del processo di raffreddamento". "E' importante che la politica recuperi la sua capacità di programmazione e che la pubblica amministrazione concluda i procedimenti amministrativi. Vicende come quella oggetto dell'odg approvato oggi in Consiglio - ha spiegato il vicepresidente della Provincia di Potenza Massimo Macchia - sono la conseguenza di alcune mancate scelte effettuate dalla politica in temi fondamentali come l'energia e l'ambiente. Occorre recuperare l'autorevolezza delle scelte in quanto solo in questo modo possono innescarsi percorsi virtuosi di sviluppo ecosostenibile. In questo cammino è necessario, inoltre, garantire il governo dei territori e del processo, affinché le singole amministrazioni comunali possano autodeterminarsi ma, allo stesso tempo, non essere lasciate sole in vicende di scelte fondamentali come quella odierna. È proprio la mancanza di queste scelte, infatti, che ha permesso situazioni come quelle di Banzi-Palazzo, simili a molte altre che si sono verificate nel nostro territorio". Nel corso del dibattito, il presidente della competente commissione consiliare Antonio Murano (Provincia Futuro) ha invitato il presidente del Consiglio provinciale Palmiro Sacco, che ha accolto la proposta, "a voler inviare l'odg al governatore lucano, all'assessore regionale all'Ambiente e ai sindaci dei comuni dell'area Vulture-Alto Bradano, al fine di attivare un tavolo di confronto". Sulla vocazione prettamente agricola dei territori dove la società Teknosolar ha intenzione di costruire l'impianto, si sono soffermati i consiglieri Antonino Capuano (Pdl), Michele Destino (Pdl) e Ivan Vito Santoro (Sel). I due consiglieri del Pdl hanno, inoltre, ricordato che l'area Nord-Est della Basilicata è già stata martoriata dall'insediamento Fenice "con il suo carico di inquinamento e morti", mentre il capogruppo Santoro ha evidenziato come "la trasformazione dei suoli agricoli mediante livellamenti ed impermeabilizzazione con pavimentazione bituminosa non consentirebbe in futuro di poter riutilizzare quei terreni ad uso agricolo". Da parte sua il capogruppo Tommaso Samela (Pd), rimarcando "l'importanza dell'autodeterminazione dei territori", ha sottolineato il prezioso lavoro di approfondimento svolto dal Consiglio provinciale con l'obiettivo di fare chiarezza sulla questione. Per il consigliere Tommaso Gammone (Pd), "la vicenda di Palazzo San Gervasio evidenzia l'urgenza di una revisione della regolamentazione regionale per la salvaguardia delle aree produttive", mentre i consiglieri dell'Idv Angelo Lamboglia e Vittorio Prinzi hanno parlato della necessità di "porre le questioni ambientali al centro delle politiche regionali, puntando sulla sostenibilità a 360 gradi e tenendo presente che la Basilicata, da un punto di vista energetico, ha già dato abbastanza". E ancora il consigliere Antonio Rossino (Psi) ha affermato che "bisogna stare attenti a mantenere l'unità delle comunità nella battaglia avviata", mentre Severino Notarfrancesco (Pdl) e Domenico Iacobuzio (Pd) hanno espresso la loro netta contrarietà alla realizzazione dell'impianto. Al dibattito ha partecipato anche il sindaco di Palazzo San Gervasio Michele Mastro, il quale ha ringraziato il Consiglio provinciale per l'interessamento alla questione.
È stato approvato all'unanimità anche l'odg, prima firmataria Angela Latorraca (Pd), che impegna gli amministratori della Provincia di Potenza a valutare, d'intesa con i dirigenti scolastici e con il supporto dell'Apof-il, il coinvolgimento dei docenti e degli studenti in percorsi di informazione/formazione sul tema della violenza e sulle molteplici implicazione che il rapporto tra i generi produce e di sostenere la fitta rete di strutture ed associazioni di volontariato per fare in modo che la collaborazione interistituzionale produca aiuti concreti per quanti chiedono di potersi liberare da una vita di violenze. Approvate all'unanimità anche la conclusione del procedimento di alienazione dell'immobile di 34,50 metri quadrati, di proprietà provinciale, che si trova nel comune di Avigliano in corso Garibaldi (ex sacrestia della Chiesa di San Giovanni) per un importo di 9.283,94 euro e di una porzione di suolo di proprietà provinciale di 13 metri quadrati nel territorio di Abriola, occupato da un fabbricato, per un importo di 1.513,87 euro. Apprezzamento sulla conclusione del provvedimento è stato espresso dal capogruppo Santoro.
Infine, è stata approvata con voto unanime la deprovincializzazione di un tratto di 100 metri dell'arteria ex Ss n. 35 "di Matera", attuale strada provinciale ex statale 93 "Appulo lucana", non più necessaria ai fini della viabilità provinciale e acquisita al demanio comunale da parte del Comune di Barile.

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