Potenza – Domani alle ore 13.00 le liste Amnistia Giustizia Libertà di Camera e Senato saranno depositate in Corte d’Appello di Potenza.
Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, candidato alla Camera per la Lista Amnistia Giustizia Libertà.
Non era né facile né scontato, visto il contesto di assoluta illegalità che caratterizza una volta di più questa tornata elettorale, il poco tempo avuto a disposizione, i mille ostacoli posti da un regime che è democrazia reale e che ha trasformato il campo democratico in un terreno minato, poter garantire la presenza anche in Basilicata della lista di scopo promossa dai Radicali “Amnistia Giustizia Libertà”.
E invece, nonostante tutto e grazie a chi ha offerto la sua collaborazione per potercelo consentire, ci saremo. Innalzeremo il vessillo di chi ha a cuore il rispetto dello Stato di diritto, di chi vuole interrompere “la flagranza di reato in atto contro i diritti umani e la Costituzione”. Ci saremo per continuare a ripetere che occorre una Amnistia per una Repubblica criminale incapace di rispettare la sua propria legalità. Ci saremo per affermare il diritto costituzionale di un popolo a poter essere informato, a poter conoscere per deliberare. Ci saremo per invocare il rispetto di una Costituzione ridotta a carta straccia dal sessantennio partitocratico di metamorfosi del male. “La più bella del mondo” se la sono magnata e da tempo, per dirla con Marco Pannella, la cui presenza nella lista lucana ci inorgoglisce. Ci saremo per parlare di uno “Stato canaglia” pluricondannato dalla giurisdizione europea e per ribadire che la “Strage di legalità ha sempre per corollario, nella storia, la strage di popoli”. Vale per la questione giustizia-carceri e vale per le situazioni ambientali che abbiamo raccontato e che un po’ ovunque esplodono nel paese in cui il dissesto idrogeologico è sicurissimamente figlio del dissesto ideologico. In queste elezioni, che una volta di più tutto saranno tranne che elezioni democratiche, proveremo a dar corpo alla nostra fame e sete di giustizia, legalità, democrazia, Stato di diritto. Per dirla con Vasco Rossi “siamo ancora qua”. Ci siamo e vogliamo giocarci la partita di chi crede che senza democrazia non ci sono elezioni, ma solo violente finzioni contro i diritti civili e umani. Ci saremo e continueremo il nostro dialogo nonviolento, alla ricerca di compagni di strada, nel tentativo di Con-vincere, animati dalla consapevolezza che lo scontro vero sui temi unisce e non divide. Gioverà in queste ore citare e conservare memoria di quel Carlo Rosselli che nei suoi scritti dell’esilio ebbe ad affermare: "A restare zitti quando si è in tanti a gridare all'untore si corre il rischio di essere giudicati male".

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