L’iniziativa “io Dono, non ho paura”del 16 gennaio 2013 ha riscontrato un notevole successo. Grande partecipazione, palpabili emozioni e giudizi apprezzabili. L’evento ha dimostrato sia nell’istituto scolastico d’Istruzione Superiore “G. Fortunato” di Pisticci che nella delegazione comunale di Marconia quanto la comunità sia sensibile ma forse poco preparata alla tematica della donazione degli organi.E’ sempre difficile affrontare una questione che tocca a livello personale gli esseri umani prima e dopo la vita, ma l’Aido Comunale è convinto, oggi più che mai, che è necessario oltreché doveroso parlarne.
Sia durante la mattinata, che in serata, numerosi sono stati gli interventi di natura scientifico-tecnica prima ma anche emozionali e d’amore poi. La sensibilizzazione di un insieme di persone non può essere solo un fatto intimo ma diventa un fatto educativo, sociale, di conoscenza e soprattutto di scelta consapevole, come è stato ribadito a più voci nel corso dell’iniziativa in questione.
Così, da quanto sostenuto dagli insegnanti del Liceo di Pisticci, “affrontare il tema della donazione degli organi in una scuola può sembrare attività di routine: ogni anno medici o referenti delle varie associazioni intrattengono ragazzi più o meno distratti, che poi ritornano in classe alle attività di sempre, ma quest’anno, però, non è andata così!”. Grazie alla sinergia tra Comune di Pisticci, Associazione A.I.D.O e il Liceo classico di Pisticci, l’attività di sensibilizzazione alla donazione degli organi ha avuto un riscontro e un’efficacia non sperimentati né vissuti negli anni passati. L’incontro nella scuola supportato dal dott. Stigliano, dall’Aido, dallo scrittore Alessio Puleo, autore del romanzo Il mio cuore ti appartiene e dalla sinergia fra docenti e alunni ha spinto gli studenti a riflettere sulla importanza della donazione, a confrontarsi, attraverso letture e domande, con l’autore del libro, che in precedenza era stato letto, e a riscoprire l’importanza del dono che ti rende “più uomo”, che ti apre incondizionatamente all’altro pur attraverso la tragedia della fine della propria vita.

E’ stato un modo diverso di fare lezione in una scuola che educa all’humanitas, alla sensibilità e che forse, proprio per questo, può sembrare “antica”. Ma i ragazzi, hanno dimostrato che, grazie proprio alle tematiche di studio affrontate, sono capaci di avvicinarsi a questioni che non hanno tempo perché fanno parte dell’”essere uomo”.
La serata, inoltre è stata supportata da grandi interventi, video, slides ricche di contenuto e di spiegazioni che hanno condotto la platea a ad interrogarsi attraverso vari passaggi nella storia, nella medicina, nella comunicazione sul significato della donazione degli organi, giungendo a toccare le corde dell’anima ed ad emozionare i cuori.
Piu’ che apprezzati ed incisivi sono stati gli interventi del dott. Saracino e del Presidente Aido Puglia e Bari Dott.Scarola, del Presidente Aido Basilicata sig. Popia, del gruppo Aido di Marconia e dei calorosi aggangi della moderatrice Centola. Non sono mancati inoltre racconti di vita reale, testimonianze dirette di casi locali di trapianti avvenuti nella nostra comunità, sguardi di approvazione del pubblico che nella commozione generale e nei vari sussulti attestava la presenza di numerosi altri casi singoli che appartengono a tutti noi che abitiamo questo territorio e che non sempre ne siamo a conoscenza. La vita che si manifesta nella sofferenza ma anche nella sua grande umanità necessita di gesti importanti che partono dal basso per farsi spazio nelle coscienze, sedimentare e diventare fatto concreto con la manifestazione di volontà alla donazione. Lasciandoci guidare dalle illustrazioni di Antonio Camardo, giovane studente dell’Accademia di Lecce e supportati dalla musica, offertaci in serata da una alunna con il suo professore di canto ci affacciamo alla vita che ci travolge e si rinnova aprendoci al libro di Puleo che con il suo calore, la sua rara sensibilità e la dolce musicalità tipica dei siciliani ha voluto raccontarci di una storia che era chiusa in cassetto e che ha trovato un giorno la spinta a venire alla luce.



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