RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
SCHETTINO GERARDO
A Tutti gli Organi di Stampa
Da diversi giorni la vicenda giudiziaria che mi vede coinvolto sta riempiendo le pagine di tutti i quotidiani locali, poiché tutti si sono permessi di esprimere giudizi in merito a questa vicenda, credo che sia giunto il momento di dover fare un po’ di chiarezza su questa delicata questione. Orbene, occorre immediatamente precisare che è del tutto vergognoso l’accanimento mediatico che si sta facendo della mia vicenda giudiziaria non avendo rispetto né per la mia persona né soprattutto per la mia famiglia. Quest’ ultima non solo ha dovuto subire il dispiacere di vedermi coinvolto in questa vicenda, sottratto al loro effetto, ma deve vedere, quasi quotidianamente, il mio nome coinvolto in altre indagini giudiziarie alle quali io sono del tutto estraneo. Questo continuo descrivermi come un personaggio “negativo” della realtà locale non giova affatto agli inquirenti che stanno svolgendo le indagini, perché il clima che si è venuto a creare intorno alla mia persona è a dir poco surreale. Occorre sottolineare come nella nostra Costituzione vige il principio in base al quale: “L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva” pertanto, è del tutto inopportuno aver già decretato a mio carico una sentenza di condanna che ancora non è stata scritta. Sono in corso delle indagini, e ci saranno le sedi opportune nelle quali io potrò dimostrare, tramite i miei avvocati, la mia estraneità alle accuse che mi sono state mosse. Non è mia intenzione in questa sede prendere una posizione sull’operato degli inquirenti; hanno ritenuto di prevedere per me la misura della detenzione carceraria e io ho accettato il loro giudizio senza porre nessun ostacolo. Riprova di tutto ciò è il mio comportamento irreprensibile, rispettoso delle regole del penitenziario dove attualmente mi trovo. Sono in attesa che la Giustizia faccia il suo corso ma al contempo chiedo che comunque si abbia rispetto della mia persona; prima di “accusare” qualcuno di qualcosa occorrerebbe avere cognizione di causa; pertanto, se da un lato fossero in corso indagini delle quali gli organi di stampa sarebbero informati prima che vengano portati a conoscenza del diretto interessato, questo significherebbe che ci sarebbe una fuga di notizie dalla Procura che di sicuro non gioverebbe all’imparzialità delle indagini stesse. Se al contrario tali presunte indagini parallele fossero il frutto di collegamenti fatti dagli organi di stampa al fine di fare presunti scoop o di vendere qualche copia in più del loro giornale, allora vorrà dire che dovrò tutelare la mia persona nelle competenti sedi Giudiziarie poiché lo ribadisco, la mia vicenda personale è del tutto estranea ad altre indagini che gli inquirenti stanno svolgendo in questi giorno.
Matera 28 gennaio 2010
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