
La regione Basilicata ancora in ritardo rispetto alle altre Regioni che da tempo
hanno compreso l ‘importanza di puntare sul cinema e fiction per creare nuove
professionalità ,posti di lavoro e soprattutto veicolare turisticamente i
propri territori ma anche contestualmente fare cultura attraverso la
valorizzazione e la produzione di progetti cinematografici .Secondo uno studio
condotto dalla Fondazione Rosselli per il Corriere della sera tra il 2006 e il
2008 son state 2766 le produzioni ospitate dalle Film Commission regionali con
stanziamenti pari a 13,5 milioni di euro e dal 2001 al 2009 .Solo per dare
qualche numero la Commission Piemonte ,la antesignana e la più avanzata dal
2001 al 2009 ha sostenuto 350 produzioni ma anche le altre Regioni con le loro
film Commision hanno ben compreso l ‘importanza i concedere contributi per
questo settore :la Toscana ha stanziato nel 2009 4 milioni di euro e 5 milioni
per il 2010 ,la Sardegna 1300.000 nel2008,la Sicilia 750000 negli ultimi due
anni,e da ultima la Puglia con la sua attivissima Apulia Commision 1,5 milioni
di euro nel 2009.
In Friuli esiste addirittura un fondo regionale per l’ audiovisivo cosi come
in Lazio dove vengono stabilite anche esenzioni sull ‘IVA per le produzioni che
scelgono il Lazio.
Il rammarico è constatare l ‘anno zero in Basilicata nonostante esiste da tempo
nei cassetti della Regione un proposta di legge regionale su l cinema che mira
proprio a recuperare i ltempo perduto attraverso la costituzione di un fondo
regionale per produrre e co- produrre opere cinematografiche ,televisive e di
animazione e nonostante un timido ,ma ancora vuoto, passo in avanti
rappresentato da un articolo d i legge presente nell’ultima legge di bilancio
regionale con la quale si stabilisce la costituzione di un unità
interdipartimentale chiamata Film Commission ma si rinvia ad un provvedimento
di giunta regionale di là da venire per riempire di contenuti e stanziamenti
tale impegno legislativo.
Ancora una volta dobbiamo registrare il ritardo con cui la politica regionale
del governo non riesce a comprendere e cogliere per tempo opportunità e
prospettive dei nuovi settori di sviluppo e progresso ma rimanendo ferma a
proclami sterili e politiche fatte di soli annunci.
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