E’ per questo che, sulla scia dello scorso anno, in occasione di tale giornata, non ci siamo prestati ne abbiamo dato la spalla al politico o alla istituzione di turno: se è sempre assente, che lo sia anche in codesto giorno.
Riprendendo l’obiettivo prioritario della giornata, che è quello di sollecitare il miglioramento dei servizi alle persone affette da tale patologia e alle loro famiglie, rimarchiamo:
- che nulla è cambiato riguardo i servizi socio-assistenziali-educativi-laboratoriali che spettano da normativa alle persone autistiche e alle loro famiglie;
- che quello che viene caldeggiato come cambiamento o miglioramento dal politico o dall’istituzione di turno su media e social sono e restano ad oggi buoni propositi e basta, che nulla è stato portato a compimento;
- che nei processi decisionali su cosa serve davvero ai pazienti autistici e alle loro famiglie, le Associazioni di famiglie (da distinguersi dalle associazioni di professionisti) non sono state (ne lo sono ancora) ascoltate, con il rischio che possano arrivare anche dei provvedimenti, ma non certamente quelli che servono diretti a chi servono. Se è disponibile anche un solo euro, che vada a chi vive l’autismo non a chi vive grazie all’autismo!;
- che politici e istituzioni preposte inizino davvero un processo volto al miglioramento dei servizi per l’autismo seguendo i bisogni indicati delle famiglie riunite in associazioni;
- che politici e istituzione preposte la smettano di speculare sull’autismo con le dichiarazioni di intenti, nel rispetto dell’etica, della religione (per chi è credente), delle persone autistiche e delle loro famiglie e della collettività che rappresentano; non è possibile che “prendano in giro” prima se stessi e poi tutti gli altri al solo fine di avere un “mi piace” sulla pagina Facebook.
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