Col garrito delle rondini nelle orecchie, i falchi grillai sulle teste e le aquile del vecchio regime di Marconia sotto i piedi, la carovana nomade ha cinguettato in diretta su Twitter, contribuendo a creare una prima traccia dell'autobiografia di Pisticci, che verrà poi fissata in un archivio digitale aperto, fruibile e riutilizzabile, attraverso un sistema integrato di tecnologie. Ogni storia, infatti, sarà innanzitutto geo-localizzata in una mappa interattiva, sotto forma di contenuti audio, video, fotografici e testuali. Inoltre, saranno realizzati itinerari e percorsi di fruizione turistico-esperienziale, attraverso l’installazione di tracce urbane (mobtag, nfc) disseminate sul territorio, con cui interagire sul posto ed in tempo reale anche grazie alla guida presente sull’app gratuita P-stories. Infine, il progetto P-stories Pisticci città narrante prevede la realizzazione di una mostra permanente di video-installazioni e la creazione di un sistema di promozione dell’impresa locale attraverso il sito www.pstories.it, che stimolerà la nascita di nuovi servizi basati sulla sharing economy per gli abitanti temporanei.
Le telecamere di P-stories si sono già accese nel corso dell’evento, negli spazi della Casa della Cultura, durante la Festa della Primavera, che ha chiuso la quattro giorni di Experience Lab. Ma P-Stories riprenderà subito le fila del discorso. Da domani inizierà la raccolta dei racconti.
Ufficio stampa a cura di
Go Press - Servizi per la comunicazione
Roberto D’Alessandro - Marika Iannuzziello
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