- Qual è il suo messaggio artistico
- -L’arte è il cuore dell’esistenza umana, è la scintilla di tutte le creazioni dell’uomo. ‘’ARTE VITA AMORE’’
- Come nasce un’idea?
- -L’idea non nasce ma vive forte e costante dentro l’artista, scaturisce da uno sguardo, da un movimento, da un pensiero e sfocia una novità realizzativa.
- Che cosa è per lei l’ispirazione?
- -L’ispirazione e un sentimento, un campanello profondo che ti chiama, ti suggerisce e ti induce a fare una data cosa.
- In che circostanze vengono le idee migliori?
- -In qualsiasi momento, non fa differenza, sia in momenti di tranquillità che di spossatezza.
- Qual è la prova del nove per capire se un’idea è valida oppure no?
- -Quando lo stimolo a creare un progetto e talmente avvincente che ti pone in condizioni di vederne direttamente il risultato finale felicemente compiuto.
- Tre idee creative che piacerebbero fossero venute a lei?
- - E’ superbo dirlo ma oso: 1)ideare per primo il collo di Modigliani 2)Lo squarcio di Fontana 3)Le sconnessioni pittoriche di Picasso
- Quando e come ha iniziato a vedersi come artista’'?
-Quando ho capito che le mie creazioni davano sollievo, piacere o anche invidia al fruitore e, parlo degli anni 70, quando un mio disegno, un importante brevetto dopo i riconoscimenti di Torino alla Camera di Commercio, finirono depositati a Bruxelles in Sede della Comunità Economica Europea.
- Perché la maggioranza degli artisti hanno delle personalità complesse?
- -Perché sovente loro vedono, pensano e ragionano in modo diverso della gente comune, ma non direi che gli artisti hanno personalità complesse, sovente è la gente comune che non è in grado di capirli.
- Come si deve valutare un’opera artistica?
- -Dalla sua natura e semplicità, dalla sua bellezza, novità e originalità.
- L’artista deve reinventarsi ogni giorno?
- -Assolutamente si, altrimenti non è un artista, ogni giorno deve sprigionare il suo estro e creare cose nuove, belle, brutte, buone o cattive non ha importanza, sono sempre opere con fonte di novità.
- Che artisti ammira e in che modo hanno influenzato le sue opere?
- -Ammiro gli artisti storici classici. Amo e ammiro tutti, ma in particolare amo il Caravaggio e il Tintoretto per i loro dipinti sacri e amo il Michelangelo per le sue meravigliose sculture. Ma io non seguo tracce precise di artisti o correnti di nessun tempo, io sono un artista di tipo solitario, io seguo la mia ispirazione personale ed il mio gusto del momento, a me piace dipingere e scolpire ciò che in quel dato momento mi comanda il cuore e per una buona riuscita delle opere e insegno a perseguire questa giusta regola anche ai mei bravi e numerosi allievi in laboratorio.
- Qual è la sua opinione sulle sovvenzioni pubbliche all’arte?
- -Be c’è ben poco da dire, in Italia è un vero disastro. Le istituzioni pubbliche dovrebbero organizzare meglio tutto il sistema dell’arte nazionale, che e quell’apparato che renderebbe la nazione grande di fronte al Mondo, ma nessuna Organizzazione Pubblica oggi è in grado di assumersi la responsabilità e di affrontare il difficile problema. L’Italia è la nazione che ha più opere d’arte al Mondo ma ha enormi difficoltà a gestirle. Per il nuovo, ossia per l’arte moderna contemporanea ancora peggio, lo Stato non aiuta in niente e nessuno. Glia artisti si devono arrangiare da soli con enormi difficoltà economiche e quindi restano completamente abbandonati a se stessi.
- Le dispiace doversi staccare da un pezzo che ha venduto?
- -Ovviamente dispiace sempre, l’opera è una parte di te, però serve, anzi è indispensabile per poter continuare a creare cose nuove e tirare avanti con nuove evoluzioni.
- Si compera l’opera o si compera l’artista?
- -Sicuramente si compra solo l’opera, mai l’artista, l’artista è una entità concreta ma da tutti definita astratta e non può essere mercificata, nell’opera c’è l’anima dell’artista e quindi rimarrà sempre dell’artista, anche se venduta.
- Nell’arte non ci sono guide , come sa qual è la cosa successiva da fare?
- -E’ il cuore che dice cosa fare, non c’è alcuna necessità di avere delle guide, la miglior guida è il proprio sentimento.
- Che ruolo hanno giocato nella sua traiettoria le figure del mercante, rappresentante, gallerista e intermedi in generale?
- -Direi poca cosa, direi un minimo ruolo neppure definibile per tale, le opere si fanno pubblicità da sole, se piacciono e sono interessanti si commercializzano e si pubblicizzano da sole. E’ pur vero che di questi tempi se non hai persone che ti rappresentano a livello pubblicistico, specie a nel sistema internazionale non riesci da solo a salire su determinati piedistalli conoscitivi tra la gente. Pertanto se non sei sufficientemente conosciuto non succede nulla, noi sei nessuno, almeno fin che vivi, lavori e resti nell’ombra nel tuo laboratorio.... ad curare ed ammirare le tue opere... che non parlano, anche se le ami tanto.
- Che cosa consiglierebbe a chi inizia?
- -Tanto coraggio e forza d’animo, ma prima ancora valutare bene le proprie qualità, perché di arte si può vivere, ma anche soffrire.
GRAZIE MAESTRO CI VEDIAMO A VENEZIA!
DANIELA LOMBARDI
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