SANCHIRICO (CD): BLACK OUT ELETTRICO

SANCHIRICO (CD): BLACK OUT ELETTRICO, RIPENSARE IL NOSTRO SISTEMA ELETTRICO SPECIE IN AREE RURALI Pietro Sanchirico, dirigente nazionale e regionale di Centro Democratico. Non abbiamo mai ritenuto che gli abitanti delle contrade rurali e ancor più i titolari di aziende zootecniche ed agricole, alle prese con disagi quotidiani che rendono quelle attività scarsamente competitive, possano essere considerati “cittadini di serie B”. Per questo il tentativo di giustificazione del funzionario Enel Digiovine su quello che si sta rivelando come il black out elettrico più pesante in termini di durata e disagi degli ultimi vent’anni nelle aree rurali della Basilicata non solo non è sufficiente ma impone un’iniziativa istituzionale e politica per chiedere spiegazioni non formali. Nessuno vuole sminuire la problematicità dovuta per la neve e il forte vento alla caduta di impianti elettrici. La questione riguarda la fragilità del sistema elettrico, specie se riferita a vecchi pali in legno, non in una regione qualsiasi ma nella regione che fornisce il maggiore apporto all’approvvigionamento energetico del Paese. Per questo non ci accontentiamo della promessa che saranno ripristinate in giornata le utenze di circa 390 clienti dell'Enel, che vivono nelle zone rurali di Abriola, Anzi, Calvello e Vaglio di Basilicata ed anche in alcune aree della Val d’Agri. Come non ci possiamo accontentare nella conferma (bontà loro) del risarcimento dovuto agli utenti in base a regolamenti definiti dall’Autority per l’energia che sono, tra l’altro, notoriamente irrisori. L’Enel deve fornire spiegazioni adeguate per il lungo tempo trascorso e la sua organizzazione di servizi, uffici, mezzi, strumenti ed uomini sul territorio lucano dopo che per sua ammissione sono affluite in Basilicata squadra di personale dipendente e di ditte appaltatrici venute da fuori regione. E’ anche questo il caso di un sistema elettrico interamente dipendente dall’Enel che è fortemente indietro per quanto riguarda le fonti energetiche alternative la cui produzione è comunque affidata ad Enel. Diventa questa l’occasione, in quell’ampia operazione di governance più invocata che attuata per ridisegnare il nostro sistema elettrico specie nelle aree rurali e ridefinire ruolo e compiti della Società Energetica Lucana e dei suoi rapporti con l’Enel.