Sarà presentato venerdi’ 13 marzo, alle ore 10, a Cassino, nell’Aula Magna del polo didattico Folcara, per iniziativa dell’Università di Cassino, il libro-inchiesta “Il segreto di Anna” scritto dal giornalista lucano Fabio Amendolara ed edito dalla EM EdiMavi. All’incontro insieme all’autore Fabio Amendolara, giornalista di cronaca, impegnato da sempre nella ricerca delle Verità su tante misteriose e incresciose vicende che hanno sconvolto in questi anni la comunità lucana e non solo, interverranno il prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli, Cristina Rapetti, vice questore e dirigente commissariato della polizia di Stato di Cassino, Isabella Mastrobuono Direttore Generale ASL di Frosinone, Fiorenza Taricone, preside Facoltà Scienze della Comunicazione polo di Sora e presidente Associazione Nazionale coordinamento comitati Pari-opportunità (UniCpo), Angela Nicoletti giornalista e Gianluigi Laguardia, giornalista lucano da sempre impegnato al fianco dei familiari ed amici di Anna a fare chiarezza e pretendere Giustizia dopo le tante falle investigative e le contraddizioni emerse dall’inchiesta giudiziaria archiviata, forse, troppo frettolosamente nel 2001.
L’incontro, ricade proprio nella ricorrenza dell’anniversario della Giornata della Donna e di quel triste 12 marzo del 2001, in cui venne rinvenuto a Potenza, nel suo alloggio di servizio della caserma Zaccagnino, il cadavere del commissario e dirigente della Digos della Questura di Potenza Anna Esposito. Suicidio, pensarono da subito gli inquirenti di allora trascurando le tante strane ed imbarazzanti situazioni che emersero dal sopralluogo dei colleghi, mentre, oggi grazie anche al lavoro di inchiesta di Amendolara, la Procura di Potenza sta indagando per omicidio volontario, con una persona indagata e si è in attesa dei risultati dopo la riesumazione del cadavere avvenuto lo scorso 2 dicembre a Cava dei Tirreni. Anna Esposito, dirige l’ufficio della Digos nella città in cui è scomparsa Elisa Claps. Contatta il fratello della ragazza e gli chiede un appuntamento, ma pochi giorni dopo viene trovata nel suo alloggio senza vita. “Impiccamento atipico”, lo definiscono i medici. Prima ancora che l’indagine giudiziaria venga chiusa, la polizia di Potenza sentenzia: “E’ suicidio”. In fondo tutti gli elementi sembrano esserci: Anna usciva da una turbolenta storia d’amore e circolavano voci di un precedente tentativo di togliersi la vita. Eppure già poco dopo la morte della poliziotta cominciano a circolare voci secondo cui sarebbe stata uccisa. Questa indagine giornalistica scova discrepanze nei rapporti giudiziari della polizia e mette in evidenza le falle investigative. Indizi tralasciati, reperti non analizzati, impronte mai comparate, testimonianze parziali e mezze ammissioni rendono il caso molto ingarbugliato. Sullo sfondo ci sono troppe coincidenze che collegano la morte del commissario all’omicidio della giovane Elisa Claps. Senza trascurare poi episodi da approfondire che vanno collegati al movente passionale ed anche alle minacce che lo stesso Commissario aveva ricevuto in Questura e su cui bisogna fare chiarezza a ben 14 anni dal quel triste e drammatico giorno.
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