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mercoledì 1 dicembre 2010

Raccolta differenziata a Tursi

Risale al lontano 31 dicembre 2008 la pubblicazione del bando proposto dal Comune di Tursi, guidato allora dall’ex sindaco Antonio Guida, per l’affidamento della gestione del ciclo dei rifiuti urbani, nonché della raccolta differenziata, per una durata complessiva di 5 anni dalla sottoscrizione del contratto. L’importo dell’appalto, stabilito come base d’asta, era di 550.000 euro l’anno. Il 24 giugno 2009 veniva pubblicato l’esito, che vedeva come impresa aggiudicataria la società Avvenire di Gioia del Colle (Ba), per un importo di 546.033, 63 euro. 5.228 abitanti, divisi in 2.056 famiglie, avrebbero dovuto usufruire del servizio.

I servizi richiesti alla ditta vincitrice del bando erano: gestione integrata, trasporto e conferimento rifiuti solidi urbani, assimilati e raccolta differenziata nel territorio di Tursi, tra cui: raccolta differenziata porta a porta, spazzamento, trasporto, conferimento, smaltimento, trattamento e servizi complementari. In più: diserbo stradale, sgombero neve,pulizia delle cunette stradali di proprietà del Comune, disinfestazione periodica del centro abitato e soprattutto sensibilizzazione della popolazione con campagne informative. Il Comune da parte sua metteva a disposizione della ditta 2 centri di raccolta di rifiuti particolari, come: gli elettrodomestici, apparecchi informatici ed elettronici ed altre apparecchiature. Tutto questo in teoria.
Nella realtà, la situazione attuale è degradante: cassonetti pieni nei luoghi fuori mano, nonché rifiuti tutt’altro che urbani, come copertoni di autoveicoli, mobilio di ogni genere, lavatrici, divani, poltrone, ferraglia varia, materassi, ecc. gettati lì ad aspettare qualcuno che li recuperi. Di esempio sono la fontana di Ponte Masone e la Pineta, ma anche la fontana di Frascarossa, del tutto abbandonata. Sono stati tolti i vecchi contenitori della raccolta differenziata in strada, così da negare il sacrosanto diritto, a chi volesse, di fare la raccolta differenziata della carta, della plastica e del vetro. Conclusione? Tutti i rifiuti sono indifferenziati e vanno a finire in discarica, smaltimento che noi paghiamo con la Tarsu.
Ma quel contratto firmato allora è ancora valido o è stato risolto o non è mai stato firmato? Se non è stato risolto perché la società vincitrice dell’appalto non rispetta le clausole contrattuali? Se invece è stato risolto come si intende procedere? Con un nuovo appalto? E se sì, quando? Il bando parla chiaro: “l’Amministrazione comunale potrà dichiarare la risoluzione ipso iure del contratto se si verifica: interruzione, sospensione ed abbandono dei servizi per 3 giorni consecutivi, eccetto che per cause di forza maggiore o sciopero delle maestranze o caso fortuito.” Lo sciopero delle maestranze non c’è stato, il caso fortuito neanche, cause di forza maggiore neanche. E allora? Chi mi spiega come stanno le cose? La società Avvenire è la stessa che gestisce la raccolta dei rifiuti a Montescaglioso, Comune premiato più volte in questi ultimi anni, per la sua capacità di differenziare. Perché a Tursi non è successo lo stesso?
Cosa sta succedendo? Chi è che dirige questa situazione? Chi ne sa di più parli. Abbiamo bisogno di notizie certe, non devo mica basare i miei giudizi sull’amministrazione comunale solo sulle dicerie del paese, non posso mica capire quello che accade nel Municipio solo dai pettegolezzi dei dipendenti che ci lavorano dentro. Io cittadino devo essereinformato tempestivamente via web, via manifesto ed altro, e non per sentito dire. Ecco perché di certo, c’è solo il vecchio bando della precedente amministrazione, risalente ad ormai 2 anni fa. Il resto sono parole al vento.
Vogliamo date certe, tempi certi, il tutto contingentato. Vogliamo un servizio dignitoso da paese civile. Vogliamo aiutare l’ambiente, risparmiare qualche soldo, educare i nostri amici, parenti e vicini ad un uso consapevole delle risorse naturali e dell’ambiente tutto. Vogliamo che l’amministrazione comunale si prenda le sue responsabilità, si faccia avanti un assessore pronto a risolvere il problema. L’assessore deve redigere in breve tempo un programma d’azione, lo deve comunicare alla popolazione e deve immediatamente darsi da fare. Il programma deve essere rispettato, altrimenti l’assessore pagherà con le dimissionil’inadempimento.
Bisogna responsabilizzare i nostri politici, la pubblica amministrazione deve correre incontro alle richieste dei cittadini, non ci possiamo più permettere di nasconderci dietro ad un dito. C’è bisogno di coraggio e responsabilità. E queste cose non ve le deve mica ricordare il primo che passa e tanto meno un ragazzo di 21 anni.
Antonio Di Matteo

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