Martedì 14, alle ore 18:00, presso la libreria Gagliano di Bari (viale della Repubblica 76), Michele Fanelli e Vittorio Stagnani discuteranno delle tradizioni di Natale e Capodanno. A partire da alcune loro pubblicazioni come "U Settane 2011", "Bari vecchia porte aperte", i "Racconti della pentola". Interviene Giovanni Di Serio, presidente del Consorzio focaccia barese.
L'incontro è organizzato da libreria Gagliano, Archeoclub di Bari, casa editrice Progedit, Circolo Acli Dalfino.
Al termine, degustazione e confronto sul misterioso piatto tipico della vigilia di Natale.
Michele Fanelli | ||
U Settane 2011 U calendarie alla Barese | ||
Collana: Lunari | ||
2010, pp. 14 a colori, € 8.00 ISBN: 978-88-6194-061-1 | ||
Il libro Torna per i nostri lettori il calendario alla barese, "U Settane", un dono prezioso per amanti delle tradizioni. "U settane", cioè il sottano, indica il "basso", la stanza o la casa a livello della strada che un tempo consentiva l'intreccio tra noi e il mondo, attraverso la sapienza popolare, la chiacchiera. Il santo del mese, il piatto del giorno, il libro della settimana, la storia della città, dei suoi personaggi, le parole che non si usano più, i proverbi e i detti, gli archi della città vecchia e gli antichi palazzi, le vicende calcistiche della sua squadra e, infine, i duetti della celebre coppia di comici "Coline e Mariette". Ecco come si presenta il calendario 2011 che Michele Fanelli ha pensato di creare in uno stile "alla barese". Tutto giocato sul rispolvero della tradizione e del dialetto, "U settane 2011" non è una novità per Bari e i pugliesi, che da alcuni anni non mancano all'appuntamento con questo prezioso strumento, indispensabile per affrontare ogni giorno con ironia e coraggio. L'opera si presenta ancora più varia nelle sue rubriche, in un grande formato (cm 33,5 x 49), tutto a colori, traboccante di immagini che ritraggono angoli sconosciuti e oggetti che stanno scomparendo, risuonante di filastrocche e parole di cui ignoravamo il significato e di storie di un mondo che non c'è più. Ma non per questo lancia malinconici o nostalgici ritorni al passato. Il calendario si allinea semplicemente con i tempi, che richiedono un forte radicamento nella nostra storia: il rilancio del dialetto non viene visto come arma di divisione, semmai come mezzo di approfondimento. "U settane" diventa così una bussola essenziale per affrontare i momenti e le stagioni dell'anno che sta per affacciarsi. Ma è anche un pezzo unico per i collezionisti. | ||
L'autore Michele Fanelli è nato a Bari nel 1954. Amante del vernacolo e della tradizione popolare, sin da giovane ha organizzato un gruppo teatrale nella Cattedrale di Bari. Presidente del Circolo A.C.L.I. "E.N. Dalfino" dal 1994, è impegnato da molti anni in iniziative per la rinascita del suo quartiere. Nel 1998 ha curato la pubblicazione di "Cuore antico batte ancora. Guida alla conoscenza delle tradizioni e della storia di Bari vecchia"; nel 2002, "U Settane. Viaggio nelle tradizioni, nella storia e nella cultura di Bari vecchia"; nel 2004, "Suse Mmenze Abbasce"; infine, nel 2008, per i tipi della Progedit, "Bari vecchia porte aperte. Odori, sapori, superstizioni, liti, bestemmie", felicemente alla seconda edizione, e il calendario "U Settane 2010". |
Vittorio Stagnani | ||
I racconti della pentola Storie per donzelle e cavalieri di gola | ||
Collana: Lunari | ||
2010, pp. 256, € 23.00 ISBN: 978-88-6194-082-6 | ||
Il libro Una pentola di coccio, segnata dal fuoco e imbevuta di umori, i mestoli e le forchette, le tavole imbandite hanno storie da raccontare? Ascoltando i borbottii profumati di minestre, zuppe e salse, Vittorio Stagnani ha lasciato andare in libertà la sua fantasia per mescolare ricordi, storie, ricette, per ben cucinare e altrettanto ben mangiare. Attraverso racconti illustrati dagli acquerelli da lui stesso, l'autore prende per la mente e per la gola donzelle e cavalieri di gusto, legati dal piacere della vita. Ma non lascia indifferenti anche coloro che ai piaceri antichi vogliono tornare perché li hanno trascurati per troppo tempo o lasciati nel dimenticatoio. Fanno compagnia, in questo viaggio, le interviste – immaginarie? – a grandi cuochi o studiosi di gastronomia: Apicio, Vincenzo Corrado detto l'"Oritano", Olindo Guerrini, Pellegrino Artusi, Luigi Veronelli, Luigi Sada, personaggi dal cui pensiero Stagnani spilla le verità cultural-gastronomiche. Il libro è corredato da rubriche contenenti curiosità e ricette, sicché il romanzo d'avventura diventa manuale di buona cucina, antologia di costumi, tradizioni, leggende, aneddoti. | ||
L'autore Vittorio Stagnani (Roma 1942), giornalista e scrittore, collabora a numerose testate. Ha scritto, per i nostri tipi, "Cucina vecchi buoni piatti di Puglia e Lucania" (Bari 2004), "Sotto schiaffo. Storie di usura" (Bari 2005), "Lunari di Puglia" (Bari 2006, con Vito Maurogiovanni e Nino Lavermicocca) e "Puglia Fuori Strada" (2008, con Corrado Palumbo). |
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