Ambiente - Mario Venezia (Pdl) su controlli Centro Enea Trisaia
Ho appreso dagli organi di informazione che, il giorno 30 novembre 2010, presso il centro ENEA Trisaia di Rotondella è avvenuto un sopralluogo degli Assessori regionali Mancusi e Gentile, del Direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, dott. Viggiano, e del Sindaco del Comune di Rotondella, Francomano, alla presenza dei vertici della Società di gestione di impianti nucleari, Sogin, per conoscere e “toccare con mano” le condizioni di sicurezza e gestione del sito e le procedure di smantellamento dell’impianto ( in drammatico ritardo) contenente ancora scorie, sicuramente messe in sicurezza, ma pur sempre radioattive.
Viene naturale chiedersi se:
il sito presenta aree controllate e sorvegliate?
per la sicurezza degli operatori sono previsti, in dotazione, dosimetri di misura della radioattività a cui il personale può essere esposto?
Ho pertanto chiesto al Presidente del Consiglio se:
i siti e la denominazione (controllata o sorvegliata) delle aree visitate dalla delegazione ed i tempi di permanenza;
se e quali precauzioni siano state prese a tutela della salute degli ospiti per evitare eventuali e inutili esposizioni ed in caso negativo i motivi che hanno indotto i responsabili a prendere tale decisione;
se non sia da ritenere, quantomeno, grottesco il ruolo e la presenza del dott. Viggiano (controllore di se stesso) attualmente direttore del dipartimento ambiente della regione Basilicata e nel recente passato direttore dello stesso centro ricerche ENEA di Trisaia;
se non sia utile individuare un terzo supervisore esperto ed estraneo alla gestione del Centro per monitorare le procedure di smantellamento dell’impianto e le modalità di gestione del sito al fine di dare la massima garanzia e fiducia anche ai cittadini residenti nelle aree poste nelle immediate vicinanze e, pertanto, da ritenere soggetti a rischio;
se, negli anni di operatività del Centro, operatori siano stati colpiti da patologie neoplastiche ed in caso affermativo il numero dei decessi, ascrivibili alle stesse patologie, e se il Centro si sia dotato di un registro tumori che abbia riportato i casi di patologie e decessi in relazione alle eventuali esposizioni.
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