Il 13 marzo scorso, nel mare della Tunisia, a un centinaio di chilometri da Lampedusa, è avvenuto un incidente a un pozzo petrolifero del Mediterraneo provocando una marea nera che si è riversata sulle Isole Kerkennah, devastando le sue bellissime coste. I principali mass media italiani, a causa dell’embargo mediatico imposto dall’aspirante Dux del terzo millennio, si sono anch’essi astenuti dal diffondere la notizia, ovviamente per non suscitare le ire e le bacchettate ritorsive del Grande Capo che, come è noto, sul Referendum contro le trivelle ha costretto il “suo” PD a iscriversi tra i fautori dell’astensione referendaria, per farlo fallire per mancato raggiungimento del quorum necessario. Se qualcuno fa ancora finta di non capire stiamo parlando proprio di Lui, il nostro Premier dis-Onorato in quanto non Onorevole, ovvero Matteo Renzi l’astensionista Doc. L’unico politico ad aver ricevuto, nei mesi scorsi, da parte del nostro movimento, l’onorificenza di Sostenitore Strategico Onorario. Ed è proprio in virtù della confidenzialità dei nostri rapporti che ci sentiamo, alla luce di quanto accaduto al pozzo tunisino, di inviargli questo pressante richiamo:
‘A Mattè che stai a combinà? Lascia perde i petrolieri e le loro promesse de quarche barile de petrolio raffinato. Guarda che tu te dovevi impegnà pè il riconoscimento istituzionale dell’astensionismo politico, nun pè fà fallì i referendum. E vedi de lascià ‘n pace le nostre belle coste, il turismo, e i nostri poveri pescatori già ampiamente tartassati e soffocati pè i ca…cci loro!
Per il Movimento Astensionista Politico Italiano
(CVDP – Commissione di Vigilanza
per la Democrazia Partecipativa)
Antonio Forcillo, portavoce nazionale
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