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giovedì 7 agosto 2014

PISTICCI: LA MANUTENZIONE ORDINARIA DEL TERRITORIO È INESISTENTE

Il dissesto idrogeologico del centro storico Pisticcese è una situazione nota da diversi anni. Spesso si parla delle cause di questa grave condizione: natura argillosa del terreno, perdite della rete idrica e fognaria, infiltrazioni di acque meteoriche nel terreno, stato pietoso di abbandono e incuria di molte unità immobiliari, perdita di superfici alberate a seguito dell’incendio avvenuto nel 2012. Riteniamo importante chiedere all’amministrazione interventi tempestivi volti a tutelare la pubblica incolumità, con particolare riferimento alle cause di degrado che risultano più facilmente controllabili. Tale richiesta non ha il fine di strumentalizzare i recenti avvenimenti, ma di proporre soluzioni concretamente attuabili. A tal proposito chiediamo un piano pluriennale per la manutenzione ordinaria delle strade a Pisticci centro, al fine di eliminare le infiltrazioni di acqua piovana nel terreno. Tale piano è indifferibile data la configurazione costruttiva di Pisticci, dove spesso la sede stradale poggia su abitazioni poste al livello sottostante. Se all’assenza di manutenzione ordinaria si aggiungono eventi straordinari quali alluvioni, rotture di condotte e incendi, il risultato finale è lo stato generale di degrado in cui ci troviamo attualmente. I problemi si pongono anche per la salubrità delle abitazioni in molte delle lamie poste sotto la sede stradale. Non bisogna poi dimenticare che molti immobili sono fatiscenti perché non manutenuti dai proprietari e lasciati in stato di incuria permanente. Questa situazione non crea soltanto un problema estetico di decoro urbano, ma contribuisce ad acuire il problema dell’infiltrazione di acqua piovana nel terreno sottostante. Il problema non è di poco conto, soprattutto se si considera che, in molti casi, le lamie abbandonate sono poste al piano terra, compromettendo di conseguenza la staticità anche delle abitazioni sovrastanti.
Per chiunque passi per le strade di Pisticci è evidente la situazione di generale abbandono in cui versa il paese.
È inutile ricordare le aree su cui è necessario intervenire. Per rendersene conto basta fare un giro nel centro abitato partendo dal “ponte” fino alla chiesa di San Rocco, attraversando corso Metaponto e corso Margherita. La situazione è del tutto evidente nelle aree centrali del paese e si aggrava ulteriormente nelle periferie. In questa fase non vogliamo affrontare il problema del consolidamento della cintura periferica del paese, la cui complessità è tale da richiedere un’ampia attività di studio e monitoraggio propedeutica all’individuazione degli interventi da attuare. A tal riguardo proponiamo prima di tutto di garantire la manutenzione ordinaria delle opere di consolidamento esistenti (muri di sostegno, briglie e canali di scolo).
Ringraziamo l’onorevole Cosimo Latronico che ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro dell’ambiente Galletti al fine di ottenere finanziamenti da destinare al consolidamento. Richiamiamo ancora una volta l’attenzione sulla latitanza degli eletti del centro-sinistra al Parlamento in riferimento a tematiche urgenti che riguardano Pisticci. Queste stesse persone sono invece presenti sul territorio quando si devono procacciare voti, riuscendo addirittura a mantenere il consenso popolare da oltre venti anni.
Un ulteriore problema di cui paghiamo lo scotto è la presenza di un regolamento urbanistico obsoleto, che non risponde alle esigenze contemporanee. Uno strumento moderno potrebbe fungere da volano per l’attività edilizia in genere, per la manutenzione territoriale e urbana, per limitare il problema dell’abbandono e dell’incuria, oltre che per la creazione di imprese commerciali, industriali e turistiche. A tal riguardo gradiremmo conoscere la strategia che vuole perseguire l’Amministrazione Comunale da qui a fine mandato. Che fine ha fatto il regolamento urbanistico approvato all’unanimità dal consiglio comunale nel settembre 2010? Pisticci chiede a gran voce di evolversi e non di involversi. Si ribadisce, infine, la necessità indifferibile di dotarsi di un piano di manutenzione territoriale, iniziando presto i lavori di manutenzione, partendo dai piccoli ripristini con importo inferiore a 100.000 € e proseguendo con lavori più complessi da inserire nella programmazione triennale delle opere pubbliche.

Forza Italia Pisticci e Marconia

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