Una grande occasione per la nostra città. Una sfida non solo per l’Amministrazione, ma per tutta la cittadinanza che deve essere sempre più coinvolta, assieme al resto della Regione. In tale direzione sono andate molte iniziative del 2013 e ancora di più lo saranno nel 2014, in stretto coordinamento con il Comitato Matera 2019. A questo proposito va sottolineata la qualità del lavoro finora svolto dal Comitato scientifico del Comitato Matera 2019, che ha costituito la base per la costruzione del dossier di candidatura che ci ha consentito di entrare nella difficile seconda fase . Ma che rappresenta anche un’indispensabile contributo alla programmazione dell’Amministrazione che si intreccia fortemente con l’attività rivolta alla candidatura. Come scrive Pietro Laureano a proposito della candidatura, “a Matera le risorse non sono sostanze ma cicli continuamente rinnovabili, gli scarti non sono rifiuti ma recupero e trasformazione per sempre altre sequenze: la forma urbana e la comunità, la produzione e lo svago, l’orto e il giardino, il giorno e la notte, la vita e la morte, il lato visibile e quello nascosto sono parte dello stesso processo.” L’analisi e le indicazioni di Laureano sono perfettamente in linea con quanto messo in campo dall’Amministrazione. Quando parla di risorse, ci sta dicendo che Matera ha la risposta nella sua cultura: quella del riciclo, del riuso e del riduco. Ovvero la rotta contenuta nella visione di città che la Giunta sta proponendo nelle linee guida del Piano Strategico. Fare meglio con meno, potrebbe essere la sintesi estrema. Le risorse economiche sono sempre più limitate, ma bisogna rispondere alle esigenze di crescita e diffusione culturale, di recupero e gestione dei contenitori, di miglioramento dei servizi di accoglienza, di allargamento dell’offerta turistica.
L’attenzione deve essere rivolta soprattutto a quelle iniziative che con una spinta, per quanto limitata, da parte pubblica, possano attivare imprese culturali che vivano di vita propria. Un esempio per tutti è quello della Fondazione di Comunità Cresco, figlia del progetto regionale di successo “Visioni Urbane”: un modo per stimolare la crescita di attività culturali attraverso imprese creative che si sostengono con la propria attività. “Le cinque stagioni di Matera” è stato il titolo che abbiamo dato al programma degli eventi del 2013, con l’intento di creare un maggiore coordinamento delle diverse iniziative in modo da poter fare massa critica e aumentarne la potenzialità complessiva e per fornire in tempo utile uno strumento agli operatori turistici per i loro programmi di offerta. Matera ha importanti energie che esprimono un vasto e variegato tessuto di associazioni culturali con attività di ogni genere e dimensione. C’è una vivacità di iniziative da dover integrare sempre di più e da dover indirizzare verso un carattere maggiormente internazionale. Anche in relazione alla candidatura, il sostegno si concentrerà principalmente su iniziative che mettano in campo la produzione culturale e che esaltino la multidisciplinarietà e l’internazionalizzazione. Alcuni programmi sono già stati avviati con il Comitato Matera 2019. Un esempio importante è quello della creazione delle residenze per gli artisti: un modo per intrecciare esperienze e culture diverse con quelle dei nostri artisti. Il 2013 ha visto confermare il miglioramento del numero di arrivi e delle presenze di turistiche si era già registrato nel 2012, in controtendenza rispetto a tutto il territorio nazionale che ha subito un forte calo. E’ interessante rilevare, in particolare, come si sia verificato un aumento sensibile di arrivi e di presenze nei mesi di aprile, settembre e dicembre a conferma della positiva influenza di eventi come Matersacra a Pasqua, Materadio a settembre e il Presepe vivente nel periodo natalizio. Positiva è stata anche la sperimentazione del “Balloon Festival” nel mese di ottobre. Abbiamo enormi possibilità di crescere, pur in presenza di una crisi economica grave e diffusa. Dobbiamo però sapere intercettare i nuovi bisogni, le nuove tendenze. Il turismo internazionale oggi ha diminuito le permanenze, ma noi abbiamo ancora margini di miglioramento, partendo da una permanenza media di 1,5 giorni. Si deve lavorare sulle nicchie. Il turismo culturale è fatto di molti segmenti che si muovono non solo genericamente per visitare una città d’arte. Solo per fare alcuni esempi, si muovono per le mostre, per i concerti, per le performance teatrali, per i festival di vario genere, per le specialità enogastronomiche, per il trekking, per singole specialità sportive, per percorsi della fede. Ognuna di queste nicchie rappresenta la possibilità di far rimanere le persone per più giorni, soprattutto se si approfitta, come abbiamo cominciato a fare, delle fantastiche occasioni offerte dal resto della Basilicata e dal territorio murgiano. Grande attenzione sarà rivolta al turismo accessibile per tutti. Non si tratta solo di un’occasione per attirare un maggiore numero di turisti, ma è una questione etica e culturale. Il diritto alla bellezza è un diritto sancito dalla nostra Costituzione oltre ad essere un valore universale. Parte dei soldi provenienti dall’imposta di soggiorno dovrà essere indirizzata a facilitare l’accesso alle persone che hanno diversi tipi di disabilità. E’ nostra intenzione di migliorare i servizi per il gran numero di turisti che si muove con camper e roulottes, prima di tutto con la messa in funzione al più presto dell’area pubblica a loro destinata a Serra Rifusa e il collegamento a chiamata di quell’area con il centro città. Nel frattempo ha avuto successo l’utilizzo temporaneo dell’area prospiciente gli uffici regionali. D’accordo con l’Assessorato ai Lavori Pubblici si metterà mano alla segnaletica stradale e di indirizzo turistico in modo da poter eliminare la selva di cartelli “fai da te” che riempiono la città. Molto lavoro è stato fatto e molto ne resta da fare per rispondere alle attese di un turismo qualificato e quindi esigente. La riapertura dei centri di informazione di via Ridola e di Porta Pistola è stata assicurata temporaneamente in attesa della predisposizione dei relativi bandi da parte degli uffici comunali. Presto sarà disponibile una parte degli ipogei di Piazza Vittorio Veneto con l’apertura di un nuovo punto di informazione e locali con la proiezione di “Matera città narrata”. Così come si procederà all’apertura di un centro informazioni nell’ex stazione di Piazza Matteotti, con uno sguardo anche ai progetti di sviluppo della città.
Nessun commento:
Posta un commento