La scrittrice biellese divenuta famosa con il libro “Acciaio” presenta a Matera il nuovo romanzo “Marina Bellezza” - Rizzoli. L’autrice, inoltre, incontrerà gli studenti dalle 9:15 alle 11:00 presso il Liceo Classico “Emanuele Duni” e dalle ore 11:15 alle ore 13:00 presso l’Istituto Professionale “Isabella Morra”.
SILVIA AVALLONE
Silvia Avallone è nata a Biella nel 1984.
Con il suo romanzo d’esordio Acciaio (Rizzoli, 2010) ha vinto il premio Campiello Opera Prima, il premio Flaiano, il premio Fregene e si è classificata seconda al premio Strega 2010. Nel 2007 ha pubblicato la raccolta di poesia Il libro dei vent’anni (Ed. della Meridiana), vincitrice del Premio Alfonso Gatto Sezione Giovani. Da Acciaio è tratto il film omonimo, per la regia di Stefano Mordini, con Michele Riondino e Vittoria Puccini. Il suo nuovo romanzo s’intitola “Marina Bellezza” (Rizzoli, 2013).
Dopo il travolgente esordio di “ Acciaio”, Silvia Avallone torna con un nuovo, appassionante romanzo, che affonda le sue radici nella durezza del tempo in cui viviamo.
Una storia assolutamente attuale con un ritmo narrativo che appassiona e che impedisce al lettore di distrarsi, un finale che lascia a bocca aperta Marina ha vent’anni e una bellezza assoluta. E’ cresciuta inseguendo l’affetto di suo padre, perduto sulla strada dei casinò e delle belle donne, e di una madre troppo fragile. Per questo Marina vive con rabbia la sua esistenza con una riserva di rancore per la storia familiare disastrata che porta sulla sua pelle come un peso ingombrante e per l’epoca che le è toccata di vivere. Vuole conquistare tutto, vuole andare dove la vita si è spostata per prendersi il denaro, il successo, realizzare i suoi sogni e avere il mondo ai suoi piedi subito. Marina Bellezza è quello che può definirsi un romanzo di formazione: i personaggi crescono e si sviluppano nel corso della narrazione e attraverso i loro occhi viene filtrata la realtà dei nostri tempi : Il fallimento ormai evidente dell’economia delle grandi imprese, il ritorno disperato ad una vita rurale, un gap generazionale insormontabile tra genitori, vittime delle illusioni del boom economico, e figli, costretti a rimboccarsi le maniche.
Nessun commento:
Posta un commento