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domenica 24 gennaio 2016

Report Protagonisti dell'Ortofrutta. Asso Fruit Italia main partner territoriale: Nicodemo: “Aggregare, innovare, internazionalizzare

MATERA. “Vogliamo essere, con le nostre produzioni, ambasciatori nel
mondo del Made in Italy”, così Francesco Nicodemo, presidente di Asso
Fruit Italia, nel suo intervento in occasione de “I protagonisti
dell'ortofrutta”, iniziativa svoltasi a Matera venerdì scorso.
Nicodemo, parlando degli scambi commerciali, ha poi aggiunto: “E' vero
l'embargo russo ci ha penalizzati e auspichiamo che quei mercati siano
riaperti alle normali transazioni. Il trade ortofrutticolo sta
attraversando una fase importante, le esportazioni hanno bisogno di
crescere e svilupparsi e le aziende, con il sostegno anche delle
istituzioni, stanno facendo la loro parte. L'apertura venuta dal Governo
cinese rispetto ai kiwi e agli agrumi vogliamo che si estenda, con
protocolli contestuali, anche ad altre produzioni di eccellenza come
l'uva da tavola e le mele. A chi produce, il compito di puntare su
qualità e sostenibilità; ai governi e ai legislatori quello di
abbattere gli ostacoli che possono rallentare i processi di
internazionalizzazione. Noi siamo ottimisti e fiduciosi perché crediamo
nel gioco di squadra e nell'aggregazione”.
Andrea Badursi, direttore generale di Asso Fruit Italia, organizzazione
di produttori che riunisce all'incirca 300 produttori fra Basilicata,
Puglia, Calabria, Campania e Lazio e Piemonte, e main partner
dell'iniziativa ideata dal Corriere Ortofrutticolo e ospitata nella
Capitale europea della Cultura, ha aggiunto: “Asso Fruit Italia, da
oltre trent'anni, fa dell'associazionismo la sua ragion d'essere. Il
posizionamento sui mercati, così come l'innovazione e i progetti che ci
vedono in prima linea sul fronte della sostenibilità, sono obiettivi che
possono essere raggiunti attraverso l'aggregazione e la valorizzazione
della stessa”. Nel commentare l'iniziativa materana, nel corso della
quale è stato presentato anche il progetto “L'ortofrutta riparte da Sud”
che ha come scopo quello di continuare a tenere accesi i riflettori sul
Mezzogiorno d'Italia e le sue potenzialità, Badursi ha aggiunto: “Quella
di oggi (venerdì, ndr) è una grande occasione per parlare delle nostre
eccellenze lavorare al progetto comune che porterà anno dopo anno al
rafforzamento del comparto ortofrutticolo. Come emerso dal confronto che
si è tenuto a Matera, è idea diffusa dei 'protagonisti' del settore
quella di lavorare al progetto comune di rilancio con regole uguali per
tutti. Siamo ben consapevoli della forza del brand 'Made in Italy' e
conosciamo anche le criticità infrastrutturali del Sud che a volte
incidono negativamente in termini di competitività, con questo spirito
affronteremo i prossimi anni sapendo che i presupposti per continuare a
crescere ci sono. Ogni crescita prevede delle difficoltà di fronte alle
quali è nostro dovere pensare alle soluzioni e non certo fermarci
davanti ai problemi”.
L'agronomo dell'ufficio tecnico AFI, Salvatore Pecchia, nel suo
intervento si è soffermato sui numeri dell'Op e della filiale
commerciale Frutthera srl e sui progetti attuati sul fronte della
sostenibilità con enti di assoluto prestigio come l'Università di
Basilicata, il Ministero dell'Ambiente e importanti agenzie di ricerca.
“Tremilatrecento ettari aggregati, di cui 330 biologici e circa settanta
milioni di euro di fatturato aggregato. Fra le produzioni di punta:
l'uva da tavola (1.400 ettari aggregati, ndr), che rappresenta il core
business, le fragole, drupacee, agrumi”.
Rispetto alle ultime iniziative sul fronte della ricerca,
dell'innovazione e della sostenibilità: “Abbiamo sviluppato progetti
importanti come il Carbon Footprint che ci consente di abbattere le
emissioni di anidride carbonica, stiamo lavorando anche al Water
Footprint che invece riguarda il consumo razionale della risorsa
idrica”. Infine, Pecchia ha parlato della costante ricerca delle
varietà, dagli agrumi alle drupacee, che possano soddisfare le richieste
dei mercati in maniera costante nel tempo”.

Sono intervenuti Paolo Bruni del CSO che tra le altre cose ha
mirabilmente condotto la fase delle premiazioni, Marco Salvi
(FruitImprese), Francesco Pugliese (amministratore delegato e direttore
generale di Conad), Vincenzo Falconi e Gennaro Velardo, rispettivamente
direttore Italia Ortofrutta e presidente della stessa organizzazione,
Ottavio Guala, nel corso della serata a Casa Cava il saluto e il
commento di Paolo De Castro, già ministro alle Politiche agricole.

L'assessore regionale all'Agricoltura, Luca Braia, nel suo intervento ha
parlato della sfida importantissima, che vede impegnate sia la provincia
di Matera che la Regione, rappresentata dall'hub (retro-porto di
Taranto) che sarà un importante infrastruttura a supporto del commercio
ortofrutticolo. Era presente anche il presidente della provincia di
Matera, Francesco De Giacomo.
Carmela Suriano ha invece parlato del Club Candonga mettendo in evidenza
la crescita delle produzioni della pregiata varietà Candonga Fragola Top
Quality® che quest’anno, in termini di produzioni è cresciuta “del 20%
rispetto all’anno scorso passando da 250 a 300 ettari su un totale di
850 ettari coltivati a fragola: un comparto, quello della fragola, che
oggi vale complessivamente 75 milioni di euro”.

Gli “Oscar” sono stati assegnati a: Nello Alba (Oranfrizer, Sicilia),
Domenico Basile (Napitina, Calabria), Pietro Calabrese (Colledoro,
Sicilia), Giuliano Canella (Supermercati Alì, Veneto), Bruno Francescon
(OP Francescon, Lombardia), Tom Fusato (Brio, Veneto), Nicola Giuliano
(Giuliano Srl, Puglia), Franco Mattozzi (Funghidea, Lazio), Giancarlo
Minguzzi (Minguzzi SpA, Emilia Romagna), Augusto Giuseppe Pianesani
(Ilpa-Ilip, Emilia Romagna)
e Christian Pohl (Bio Valvenosta, Alto Adige),

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