BINOMIO PUBBLICO-PRIVATO NELLA ‘TERRA DEI MOTORI’ – Già, la passione. Quella che anima la Romagna terra dei motori (‘Riders Land’ in linguaggio internazionale), non a caso tra le eccellenze della Motor Valley, uno dei brand su cui punta anche in chiave turistica la Regione Emilia Romagna (e lo ha confermato nell’occasione il presidente Stefano Bonaccini). Una passione (“quella che Bernie Ecclestone non dovrebbe dimenticare nel caso di Monza”, l’accenno alla attualità di Fabio Tavelli, giornalista di Sky che ha condotto il talk show con Marco Masetti di Motosprint) che ha consentito un binomio pubblico-privato che ha pochi eguali in questo ambito, “basato sul reale partenariato, con investimenti, tanta sostanza e un’equa redistribuzione delle responsabilità. Siamo gente che ha la capacità di decidere, quindi di rendere concrete le cose che, con unità d’intenti, immaginiamo utili per il territorio e per i soggetti che promuovono un evento di tale portata”, come evidenziato da Umberto Trevi, vice presidente di Santamonica Spa. Un aspetto saliente che trova conferma nelle parole di Teodoro Lonfernini, Segretario di Stato allo Sport e Turismo di San Marino. “Mettiamo in campo un esempio di coesione virtuosa, collaborando a garantire un evento straordinario che sotto il profilo sportivo ha valore di eccellenza – ricorda il ministro – e per la nostra Repubblica rappresenta anche il ruolo di ambasciatore nel mondo. Aver presentato l’edizione 2015 qui ad Expo è oltre modo significativo e rappresenta il miglior viatico per il futuro. Anche a San Marino ospiteremo eventi nella settimana, uno in particolare ideato con Tim e Ducati che sarà una grande sorpresa”.
TARDOZZI: “LA DUCATI CORRE PER VINCERE, SEMPRE” – Il riferimento è alla parata di Andrea Dovizioso e Andrea Iannone in sella alle loro fiammanti Rosse di Borgo Panigale, giovedì mattina, nel centro storico di San Marino, lungo un circuito creato appositamente per l’evento, scenario di un video emozionale girato in diretta a mettere in risalto il contrasto tra energia e tecnologia delle moto e la bellezza senza tempo della piccola e antica Repubblica. Del resto, la Ducati corre davvero in casa a Misano (ancor più che al Mugello, seppur più vicina alla sede della Casa motoristica bolognese), per tante ragioni. “All’interno della nostra squadra lavorano tanti romagnoli – ricorda Davide Tardozzi, coordinatore del team Ducati MotoGP -, specie poi da quando sono io a scegliere i meccanici. E lo stesso Andrea Dovizioso è di Forlimpopoli. Un po’ tutti sanno ormai che quando mi esprimo in dialetto, spesso e volentieri, è perché sono arrabbiato. Obiettivi? Noi siamo la Ducati e corriamo sempre per vincere, a Silverstone abbiamo dato segnali importanti di ripresa dopo aver smarrito un po’ la strada di inizio stagione. Dunque speriamo di essere in grado di lottare per il podio nel Gp di San Marino e Riviera di Rimini, per regalare qualche soddisfazione alle quasi 1500 persone che affolleranno la nostra tribuna”.
DE ANGELIS: “PELLE D’OCA A MISANO, DARO’ TUTTO ME STESSO” – “Il romagnolo è la lingua ufficiale della MotoGp”, prendendo a prestito la battuta di Andrea Gnassi, presidente della Provincia di Rimini e sindaco della città di Fellini (“dimostriamo che basta credere fortemente e poi le cose si avverano, unendo i talenti e le ricchezze di cui disponiamo: la passione se ha una strategia diventa prodotto turistico”). Saranno ben 12 i piloti del territorio impegnati sulla pista che porta il nome di Marco Simoncelli (saranno giornate dalle emozioni forti per il papà Paolo, manager del team Sic 58 Squadra Corse: “mi aiuta a non pensare troppo”, ha ammesso con voce tremolante): oltre a Valentino Rossi e Dovizioso, nella classe regina c’è Alex De Angelis (con il team Iodaracing di Giampiero Sacchi), poi Franco Morbidelli in Moto2 e i giovani rampanti della Moto3 Enea Bastianini, Nicolò Antonelli, Andrea Migno, Matteo Ferrari e Stefano Manzi (rookie della categoria con i suoi 16 anni), ai quali in quest’occasione si aggiungeranno come wild card Luca Marini (fratello minore di Valentino) e il riccionese Mattia Pasini. “Per me è un onore poter gareggiare in MotoGp a contatto con campioni di valore assoluto – sottolinea il sammarinese De Angelis, sotto gli occhi del connazionale Manuel Poggiali, l’unico nella storia ad aver regalato al suo Paese due titoli iridati, nel 2001 in classe 125 e nel 2003 in 250 – Ho tanto rispetto e stima per questi rivali, ma nessun timore reverenziale in pista: anche se so come team privato non possiamo competere alla pari con le Case ufficiali, io do sempre il massimo. E darò tutto me stesso dal primo all’ultimo giro ovviamente anche a Misano, pur sapendo di non lottare per le prime posizioni. Su questa pista ho centrato il primo podio in carriera, nel 1998, e quindi non potrà mai essere per me una gara di routine, ogni volta che entro nell’autodromo mi viene la pelle d’oca. Le pulsazioni in griglia prima del via? Al massimo”.
ANTONELLI E MIGNO: “VALENTINO CI AIUTA COME UN FRATELLO MAGGIORE” – Non può essere un appuntamento come tutti gli altri neppure per i talenti emergenti, in primis Niccolò Antonelli e Andrea Migno, una ‘generazione di fenomeni’ che facenti parte della VR46 Riders Academy hanno proprio a Misano una sorta di palestra di preparazione quotidiana, grazie ai diversi tracciati in asfalto e a quella in sterrato dell’Arena Flat Track, modalità di allenamento sempre più diffusa tra i centauri per affinare le proprie doti. E spesso hanno un maestro d’eccezione nel ‘Dottore’ di Tavullia, colui che ha dato vita a questo progetto. “C’è un rapporto diretto con Valentino, ci aiuta sempre con tutta la sua esperienza”, dice Antonelli. “Per noi è come un fratello maggiore, si passa tanto tempo insieme con lui – aggiunge Migno che corre proprio per il team Sky VR46 insieme a Romano Fenati -e questa è un’opportunità preziosa. Che cosa ruberei a Rossi? Beh, la sua lucidità anche quando le cose non vanno per il meglio e quindi la capacità di cambiare in positivo la situazione”.
ROSSI, MARQUEZ E DOVIZIOSO ‘CAVALIERI’ SFIDANTI – E’ la passione che spinge a questo ruolo di ‘tutoraggio’ un campione come Valentino (uno dei tre ‘cavalieri’ in atteggiamento di sfida che campeggiano nei poster ufficiali, gli altri sono Marquez e Dovizioso, con a far loro da cornice i simboli della storia di San Marino, il mare e la spiaggia della Riviera) che dopo una stagione fin qui fantastica, sempre sul podio, arriva da leader della classifica a Misano, dove dodici mesi fa seppe infiammare il popolo dei motori tornando a vincere. Che cosa succederà se dovesse ripetersi?
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