8 opere per raccontare la tradizione della cultura gravinese.
A san Michele s’accende la fantasia della storia. Ed il passato diventa un presente coi colori della saggezza popolare. Corre sulle plance pubblicitarie disseminate per la città – per una precisa scelta dell’autore – il racconto per immagini di Mauro Bubbico, grafico lucano autore di una mostra patrocinata dall’Amministrazione Comunale e simbolicamente inaugurata per le strade gravinesi in occasione della festa di san Michele patrono, senza bisogno di taglio del nastro per il suo carattere popolare ed artisticamente provocatorio. Niente gallerie né spazi al chiuso: tutto in mezzo al traffico ed al passeggio, con 8 manifesti giganti affissi negli spazi dedicati, perle di una collana dal titolo emblematico: “Raccontare la tradizione”. «Sono opere – spiega lo stesso Bubbico – che fanno parte di un lavoro di promozione di Gravina già avviato con la redazione delle immagini che hanno fatto da sfondo all’Estate gravinese». Il frutto dolce, e non certo casuale, di lunghi studi e approfondite ricerche, dai quali ricavare la conoscenza del tessuto sociale e culturale per trarre non solo figure di tempi lontani riattualizzate nella loro dimensione temporale, quanto anche il loro dinamismo cromatico ed i detti-proverbi che le accompagnano. Con un denominatore comune: la cultura contadina. «I nostri luoghi, il Sud in genere – aggiunge Bubbico – spesso tendono a dimenticare le proprie radici contadine, vissute quasi come un retaggio di miseria e povertà. Tuttavia, se ci guarda bene attorno e dentro, ci si accorge che c’è molto a cui ispirarsi e di cui andar fieri, qualcosa che abbiamo in noi e che spesso, purtroppo, si è incapaci di tirar fuori». Bubbico, grafico professionista dai natali montesi, si occupa di progettazione grafica nell’ambito della creazione di identità visive, del packaging design e dell’allestimento di spazi espositivi, di editoria, campagne d’informazione. Si è diplomato al corso di scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze. In seguito ha collaborato a Matera con Mario Cresci. Dal 1999 al 2006 è stato consigliere Aiap (Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva). È stato docente del Laboratorio di progettazione grafica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari. Dal 2007 è docente di Design della comunicazione visiva all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino.
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