I metodi classici devono essere al più presto abbandonati, portano malattie e desertificazione.
Presenti all’incontro anche altri portavoce del M5S provenienti da diverse regioni come Puglia, Sicilia e Campania. Dibenedetto è un vero e proprio “guru” dell’agricoltura naturale, alternativa a quella che utilizza diserbanti, pesticidi, anticrittogamici e concimi chimici.
Il suo modello si basa sulla valorizzazione dell’humus, un fattore imprescindibile per dare al terreno quella ricchezza tale da renderlo il più fertile possibile e versatile: se c’è quello c’è vita. Altro elemento importante, è l’equilibrio dei terreni: occorre creare un ecosistema dove non si verificano picchi di sviluppo di un essere vivente sugli altri e che in termini tecnici determina quella definisce l’agricoltura sinergica.
Mentre la terra fa crescere le piante, le piante creano suolo fertile attraverso i propri “essudati radicali”, i residui organici che lasciano e la loro attività chimica, insieme a microrganismi, batteri, funghi e lombrichi. Attraverso questo metodo di coltivazione viene restituito alla terra, in termini energetici, più di quanto si prende, promuovendo, appunto, i meccanismi di autofertilità del suolo. Con tale modello si eviterebbe il fenomeno della desertificazione e malattie come la Xylella, che avvengono proprio in conseguenza dello sfruttamento selvaggio dei terreni e del loro inquinamento causato dal forsennato utilizzo di pesticidi. I metodi classici che purtroppo vengono utilizzati negli ultimi 50 anni nel settore agricolo non porteranno a nulla di buono, a partire dallo stesso profitto che inevitabilmente andrà via via diminuendo in maniera vertiginosa, aumentando così il carico di spesa che l’Europa e l’Italia dovranno affrontare a fronte degli interventi in favore degli imprenditori agricoli in difficoltà, cosa alla quale già assistiamo oramai già da anni.
Proprio a loro, agli imprenditori del settore agricolo, i due portavoce M5S rivolgono l’appello di Dibenedetto: abbiate consapevolezza nei vostri atti. Occorre avere quella coscienza necessaria per riuscire distinguere in maniera netta se ciò che facciamo porta al benessere o a malattie se non a morte. Molte sono le riflessioni che i due portavoce hanno riportato al termine dell’incontro, la prima riguarda il paradosso Europa che da una parte ci chiede rispetto per l’ambiente e dall’altra ti invita a utilizzare in agricoltura metodi a dir poco discutibili e spesso contro natura.
Gianni Leggieri Portavoce M5S Consiglio Regionale Basilicata
PierNicola Pedicini Portavoce M5S Europarlamento
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